La seduta plenaria dovrebbe svolgersi già mercoledì o addirittura domani, secondo alcune fonti, il che richiederebbe il vaglio del maxipacchetto anti-coronavirus da parte del preposto comitato finanze già quest’oggi. Jelko Kacin, portavoce del governo ha fatto sapere che siamo appena all’inizio ella pandemia e ha ringraziato le persone che rispettano le disposizioni governative volte a contenere il diffondersi del Covid 19. Il Ministro della Sanità, Tomaž Gantar ha invece detto che le misure verranno aggiornate in base all’andamento dell’epidemia. Ci rendiamo conto della rigorosità degli interventi adottati, ma questa è unica strada percorribile per fermale la malattia, dice Ganatar. In questo momento i posti letto a disposizione sono circa 500, sempre Gantar ribadendo che in caso di necessità verranno ampliati ulteriormente. 50 sono invece i posti letto nei reparti di terapia intensiva, sempre il Ministro della Sanità, sottolineando che in questo momento la situazione è sotto controllo. Il Ministro degli esteri, Anže Logar ha invece detto che dal 14 di febbraio e’ attiva un unta consolare di crisi di supporto ai cittadini sloveni nel mondo che hanno intenzione di rientrare in Slovenia. Fino a questo momento abbiamo risposto a 10 mila persone e il rientro si farà sempre più difficile, dice Logar. Gli sloveni rimpatriati per via aerea sono stati 360 e almeno 300 stranieri, 120 quelli in autobus e mille circa quelli che lo hanno fatto da soli, spiega Logar dicendo che gli stranieri in Slovenia i quali si vedranno scadere il permesso di soggiorno entro breve può restare in Slovenia. Ivan Eržen dell’Istituto Nazionale per la salute pubblica ha intanto detto che il numero dei contagi in questo momento è inferiore rispetto alle previsioni, questo dato indica che le misure adottate hanno successo. È molto importante infatti, al fine di limitare i contagi, mantenere l’addebita distanza tra le persone ha precisato Eržen. Come ricordiamo l maxipacchetto anti-coronavirus approvato dal governo punta a salvaguardare i posti di lavoro e a migliorare lo status sociale della popolazione, soprattutto delle fasce più deboli. Messi a disposizione 3 miliardi di euro cifra, ha sottolineato il premier Janša mai stanziata da nessun governo sloveno. Servirà ad aiutare i lavoratori autonomi e gli agricoltori, prevista un’indennità di 700 euro in aprile e maggio, se dimostreranno di aver subito un calo del 50% di introiti rispetto al mese di febbraio. I contributi sociali, pari a 400 euro, saranno a carico dello stato. Per i dipendenti con i salari più bassi che operano nel settore privato, andranno 200 euro. Lo stato coprirà poi integralmente l’indennità per i lavoratori in aspettativa, per un ammontare pari all'80% dello stipendio. I pensionati con quiescenze inferiori a 700 euro al mese avranno diritto ad un aiuto una tantum compreso tra i 130 e i 300 euro mensili. Interventi anche a sostegno delle famiglie numerose e gli studenti. Previsti, infine, finanziamenti agli istituti di ricerca scientifica impegnati nella lotta al covid-19.
Dionizij Botter