Curva dei contagi sempre alta in Slovenia. Nella giornata di ieri accertati quasi 490 casi a fronte di poco più di 3300 tamponi effettuati. La percentuale dei postivi resta uguale al giorno prima, ovvero del 12%. Il portavoce del Govero Jelko Kacin ha sottolineato come sia salita a ben 179 contagi ogni 100 mila abitanti l'incidenza cumulativa nelle ultime due settimane, 180 le persone ospedalizzate tra cui 32 in terapia intensiva, 4 i decessi che fa salire il bilancio delle vittime riconducibili al coronavirus a 173. Nella fascia costiera un caso confermato a Pirano.
Sale il numero delle persone contagiate tra gli operatori sanitari, nelle scuole anche se la percentuale degli infetti tra alunni e docenti è ancora molto basso: è allo 0, 06% di conseguenza lo 0,9% è stato messo in quarantena preventiva. Molto alto invece il numero dei nuovi contagi nelle case di risposo, nuovi focolai in diverse strutture per anziani.
Ad oggi, ancora il portavoce, l'app per il tracciamento dei contatti è stato scaricato da 130 mila utenti, ovvero dal 10% dei possessori di uno smartphne.
Guardando i numeri della giornata di ieri è chiaro, ancora Kacin, che sono stati soddisfatti tutti i criteri per far scattare il terzo pacchetto di provvedimenti restrittivi previsti dal livello arancione, prima di passare alle misure del livello rosso. Oggi ne discuterà il gruppo di crisi del Governo con il Ministero della salute, domani la riunione dell'esecutivo nel corso della quale verrà presa una decisione in merito. Il pacchetto di misure prevede tra gli altri la chiusura di bar e ristoranti, di palestre e centri sportivi, stop alle attività sportive amatoriali, divieto di visite in ospedali e case di riposo, chiusura parziale di comuni e regioni. (ld)