Oltre un centinaio di studenti si sono dati appuntamento in piazza Tito a Capodistria scandendo slogan e sventolando manifesti contro i vertici dell'Organizzazione studentesca del Litorale. In maniera pacifica hanno chiesto a gran voce più democrazia, autonomia e trasparenza nelle elezioni del Consiglio studentesco accusando il presidente Jure Ciglar di corruzione e malversazioni.
10 le richieste avanzate dai manifestanti che hanno poi affisso l'elenco all'ingresso della sede del ŠOUP in via Callegaria, raggiunta in massa e dove sono state accese in segno di protesta anche numerose candele. Pretendono l'annullamento delle elezioni, che dopo il tentativo fallito della scorsa settimana dovrebbro svolgersi questo venedi (seggi aperti dalle 7 alle 16), l'indizione di nuove consultazioni, le dimissioni di Ciglar e della commissione elettorale, trasparenza assoluta nella nomina di tutte le commissioni preposte e la pubblicazione di tutti i documenti e informazioni ufficiali di carattere pubblico, come i verbali e le relazioni finanziarie.
Ne abbiamo abbastanza, hanno esclamato in molti, ridiamo l'organizzazione degli studenti..agli studenti. Siamo qui perchè vogliamo cambiare le cose, da venerdì nulla si è smosso. Ricorderemo che lo scorso venerdì durante la tornata elettorale un gruppo di studenti, in segno di dissenso, aveva strappato parte dell'elenco elettorale, versando dell'inchiostro nell'urna. Momenti di tensione presso la sede del ŠOUP, era dovuta intervenire anche la polizia. Come è stato reso noto le schede non sono state contate e non è chiaro quanti studenti si siano effettivamene recati a votare.
I vertici dell'Organizzazione studentesca e il suo presidente respingono tutte le accuse a loro rivolte. (ld)