Molte famiglie hanno subito danni considerevoli a causa delle inondazioni e avranno bisogno di ulteriore assistenza nelle prossime settimane e mesi. Per garantire una distribuzione equa ed efficiente dell'aiuto, è fondamentale la collaborazione tra le organizzazioni governative e quelle umanitarie. La solidarietà dimostrata dagli sloveni dopo le inondazioni di agosto è stata straordinaria, come evidenziato dal segretario generale della Caritas Slovena, Peter Tomažič. Numerose persone hanno offerto aiuto concreto, compreso il pagamento delle spese per gli infissi, sorprendendo coloro che ne hanno beneficiato. Circa 500 famiglie particolarmente colpite sono rimaste completamente prive di risorse e richiederanno assistenza a lungo termine. In futuro, saranno le famiglie socialmente vulnerabili, come quelle con bambini e anziani, a necessitare di un maggiore supporto. Il segretario generale della Caritas Slovena, Peter Tomažič sottolinea che molte di queste persone sono ancora sconosciute e necessitano di monitoraggio costante. Come osserva il direttore del Centro per il lavoro sociale della Carinzia, Tadej Poberžnik, le difficoltà delle persone si intensificano, con la paura della precarietà materiale e altre preoccupazioni legate al periodo autunnale con il ritorno delle piogge. È fondamentale una cooperazione coordinata tra istituzioni statali e organizzazioni umanitarie per garantire che tutti coloro che ne hanno bisogno ricevano assistenza. La presidente dell'associazione Adra Slovenia, Katja Kotnik, afferma che il settore governativo e non governativo condividono informazioni raccolte sul campo per identificare le aree in cui operare. In futuro, le persone che hanno subito danni più gravi avranno bisogno principalmente di assistenza finanziaria, mentre per i beni materiali è importante donare oggetti utilizzabili per rispettare la dignità delle vittime della calamità.
Corrado Cimador