Foto: ekoper (Tomaž Primožič)
Seduta solenne del consiglio comunale di Capodistria, la prima presieduta dal sindaco Aleš Bržan, in occasione della festa comunale che ricorda la rivolta di Maresego del 15 maggio 1921. Consegnati i tradizionali premi e targhe ai cittadini benemeriti; i premiati di quest'anno sono Edita Frančeškin, Ivan Poklar, Marjan Tomšič e Milena Anđelić Đukič.
Nel corso della cerimonia, accanto all'orazione ufficiale del sindaco, anche quella del vicesindaco italiano Mario Steffè. Era da diversi anni che il vicesindaco di nazionalità italiana non interveniva con un discorso durante la seduta solenne del consiglio comunale, come confermatoci dallo stesso Steffè. "Una prassi questa che è perdurata per lungo tempo, ma che era venuta a mancare nel cerimoniale degli ultimi anni. Il significato più apprezzabile dello spazio concessomi va sicuramente interpretato come una rinnovata attenzione per la posizione nei confronti della comunità nazionale italiana che risiede nel territorio del comune città di Capodistria. Voglio auspicare che tale linea di condotta consentirà nel proseguo di questo mandato la conservazione dei diritti acquisiti dalla componente minoritaria, l'implementazione delle normative rivolte a tutelare gli interessi primari della comunità nazionale italiana sul territorio nazionalmente misto e anche l'adozione di provvedimenti e strumenti operativi che possono dare una risposta quanto più esauriente ai bisogni specifici della componente minoritaria. Ci rendiamo anche conto che le condizioni auspicate possono realizzarsi solo attraverso la condivisione di una storia comune sul territorio, la percezione di un importante lascito architettonico, monumentale, culturale, artistico quale patrimonio comune di interesse allargato attraverso lo stimolo di acquisire la conoscenza della lingua italiana quale lingua d'ambiente e non da ultimo l'apertura verso elementi culturali diversi e complementari rispetto a quelli propri della componente di maggioranza. Quindi nel confronto rispettoso e aperto al dialogo potremo ricercare sicuramente un arricchimento reciproco." (ld)