Il turismo sloveno ha subito un duro colpo a causa del coronavirus. Le perdite degli ultimi mesi sono state consistenti e solo da luglio si è iniziata a vedere una leggera ripresa anche se i numeri confrontati con quelli dell'anno scorso fanno impallidire. A causa degli arrivi stranieri con il contagocce, il turismo sloveno ha subito gravi perdite. A partire da luglio la situazione è migliorata. A fare la parte del leone i turisti di casa che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono aumentati del 176 %, lo rilevano le statistiche. Sono state così compensare almeno in parte le perdite dovute alla situazione sanitaria. È stato il bonus vacanza o meglio i voucher turistici emessi dall'esecutivo Janša ad incentivare la presenza degli sloveni nelle località turistiche nazionali contribuendo così a rafforzare la spesa turistica. Il ministro dell'economia Zdravko Počivalšek ha detto che oltre 500 mila voucher turistici sono stati utilizzati in toto o in parte in poco più di due mesi dall'introduzione del provvedimento, è stato monetizzato un quinto del valore totale, ossia poco più di 70 milioni euro degli oltre 356 stanziati. Tenuto conto che i voucher sono fruibili fino al 31 dicembre 2020, gli operatori turistici nazionali pertanto possono contare, fino la fine dell'anno, su oltre 287 milioni di euro.
Secondo i dati forniti dall'Amministrazione finanziaria, dall'inizio della stagione turistica al 20 agosto a Pirano sono stati utilizzati quasi 87mila voucher per un valore di oltre 13 milioni di euro. Anche gli altri comuni costieri hanno registrato risultati positivi, al secondo posto con oltre 25 mila voucher per un valore di quasi 4 milioni di euro riscattati figura Isola, terza Capodistria con oltre 17mila voucher del valore di quasi 2,5 milioni di euro e chiude Ancarano con oltre 15mila buoni del valore di 2,1 milioni di euro.
Corrado Cimador