Una nuova stretta per fermare il covid. Il ministro della salute Tomaž Gantar propone un irrigidimento delle misure per altri 14 giorni in tutti i settori considerati non di fondamentale importanza, come per esempio il trasporto pubblico, perchè i provvedimenti adottati fino ad oggi, dice, non hanno sortito gli effetti sperati. Per Gantar sarebbe necessario prorogare di altre due settimane anche la didattica a distanza per le scuole elementari e medie.
Una posizione non condivisa appieno dal Ministero dell'istruzione. Secondo il segretario di stato alla scuola Damir Orehovec la priorità è garantire ad alunni e studenti un ritorno in classe, luogo deputato alla formazione, in piena sicurezza e in tempi brevi, ma tutto dipenderà dalla situazione epidemiologica che si è però nuovamente aggravata. Il ministero proprone il rientro per gli allievi fino alla quinta classe, come successo prima delle vacanze autunnali, o in alternativa, solo per gli scolari del primo triennio, la fascia più vulnerabile del processo formativo perchè hanno bisogno di maggior assistenza e dell'aiuto dei genitori, rileva Orehovec. Della stessa opinione anche insegnanti e presidi. I ragazzi più gradi sono più autonomi e riescono a gestire meglio le lezioni on line.
Un altro motivo che fa propendere la bilancia dalla parte del rientro degli alunni delle scuole dell'obbligo è che proprio qui si è registrato un minor numero di contagi, a differenza delle scuole medie, ancora il segretario di stato al ministero dell'istruzione. Orehovec ha confermato che si faranno regolarmente, anche se non è ancora chiaro in che forma e modalità, le verifiche nazionali delle competenze per le seste e le none, nonchè gli esami finali e di maturità per le medie. (ld)