La spedizione olimpica, quasi al completo a causa delle assenze dei ciclisti impegnati al Tour de France, in un momento con i media che si è svolto a Portorose, prima della presentazione ufficiale e pubblica in piazza Ukmar a Capodistria. Foto: BoBo/BoBo/Igor Kupljenik
La spedizione olimpica, quasi al completo a causa delle assenze dei ciclisti impegnati al Tour de France, in un momento con i media che si è svolto a Portorose, prima della presentazione ufficiale e pubblica in piazza Ukmar a Capodistria. Foto: BoBo/BoBo/Igor Kupljenik

Un'atmosfera rilassata, complice lo splendido sfondo del mare nonché il gran caldo, ha caratterizzato ieri sera la cerimonia di presentazione degli sportivi sloveni pronti a salpare per la Francia e partecipare ai giochi olimpici e paralimpici. Una tradizione, quella del contatto con il pubblico, ripristinata dopo le restrizioni legate al coronavirus, che il Comitato olimpico sloveno ha voluto rendere più dinamica per dare vigore a una spedizione che vuole essere da record. Secondo quanto si racconta, quando il barone De Cubertain rifondò le Olimpiadi moderne al motto "l'importante è partecipare", lo spirito era davvero quello di rilanciare a livello mondiale un appuntamento sportivo a tutto campo. Pare però che la citazione corretta fosse "l'importante non è vincere, ma partecipare con spirito vincente". Ed è proprio questa la sostanza delle parole di Uroš Mohorič, capo della spedizione olimpica slovena: partecipare sì, ma con l'obiettivo di vincere. Secondo le sue dichiarazioni, infatti, la Slovenia tornerà da Parigi con una bella collezione di medaglie, che al momento sono 76, 5 delle quali alle Olimpiadi di Tokyo, fra cui 3 ori. Un motivo d'orgoglio che deve rappresentare un punto di partenza, ha detto ancora Mohorič. Tra i 90 atleti pronti a gareggiare, 40 sono quelli degli sport di squadra, mentre gli sportivi paralimpici saranno solo 14, con il ragguardevole traguardo di 52 medaglie in 17 edizioni.
Nel corso della serata capodistriana, trasmessa anche sulla televisione pubblica, sul palco si sono alternati i vari atleti in dialogo con curiosi e tifosi. Per i saluti di incoraggiamento è salito anche il sindaco Bržan, che in qualche modo ha parlato a nome della politica, presente con i ministri Han e Vrečko e la presidente Pirc Musar. A intrattenere tutti, anche ben oltre il termine del programma ufficiale, ci ha pensato il gruppo musicale Tabu, a incorniciare una serata di vera e propria festa.

Valerio Fabbri

Il kite-surfer Toni Vodišek e la judoka Andreja Leški, entrambi capodistriani. Foto: www.alesfevzer.com
Il kite-surfer Toni Vodišek e la judoka Andreja Leški, entrambi capodistriani. Foto: www.alesfevzer.com
Foto: EPA
Foto: EPA