Senad Jušić. Foto: BoBo
Senad Jušić. Foto: BoBo

Il direttore generale della polizia, Senad Jušić, respinge tutti gli appunti e le critiche mossi dai media alle forze dell'ordine, cioè di lavorare male e con poca efficacia e assicura che svolgono bene le mansioni che vengono loro affidate. "La Slovenia è un Paese sicuro; per la protezione delle persone non si occupa soltanto un piccolo gruppo di agenti addetti alla loro sicurezza, bensì l'intero Centro per la protezione e la sicurezza. A prescindere dalle critiche e dalle discussioni fuorvianti, - rileva Jušić -, il Centro è una unità operativa che ha ampiamente dimostrato competenza e professionalità nel proprio lavoro". Jušić ha affermato che nella trasmissione Tarča sono state dette molte falsità. Il premier Robert Golob, intervenuto sull'argomento ha dichiarato di aver fatto presenti più volte, da oltre due anni, i problemi riguardanti presunte irregolarità nel Centro per la protezione e la sicurezza; di averne parlato all'ex Ministra dell'Interno, Tatjana Bobnar e all'ex direttore generale ad interim della polizia, Boštjan Lindav. “Ora sono indagato per questo” ha detto Golob, “per aver avvertito su cose che oggi sono sotto gli occhi di tutti”. Chiamata in causa, si è fatta sentire la stessa Bobnar, attraverso il suo legale. Ha respinto in modo deciso gli appunti mossi da Golob, concretamente di non aver voluto normalizzare la situazione nel Centro; "la responsabilità è di quanti sono ora alla guida del paese,, sottolinea Bobnar, che la smettano di addossare la colpa a persone che già da tempo non fanno più parte del sistema". A stretto giro di posta anche la replica di Lindav: “con il premier Golob non ho mai parlato della situazione esistente nel Centro per la sicurezza e la protezione. Di quanto sta succedendo, per lo stato in cui si trova la polizia dovrebbe cercare la responsabilità confrontandosi con se stesso”, così Lindav.
Sulla vicenda si fa sentire anche l'opposizione, tornando a chiedere le dimissioni del Ministro dell'Interno, Boštjan Poklukar. E' convinta che le ultime rivelazioni sull'operato della polizia rappresentino un'ulteriore prova di quanto sia giustificata la mozione di sfiducia presentata in Parlamento contro il ministro. Sia Poklukar che il direttore generale della polizia, Senad Jušić dovrebbero assumersi la piena responsabilità. Le presunte irregolarità nella protezione di testimoni chiave, di un pubblico ministero, della presidente del Parlamento, la sfiducia espressa dal premier, sono il segnale che qualcuno deve prendere atto degli eventi e abbandonare il proprio incarico, rileva il deputato SDS Andrej Kosi.

Delio Dessardo