Collocato nei 4 comuni costieri tra Capodistria e Portorose, nel corso dei suoi 31 anni d'attività, il festival si è affermato come promotore culturale, dedicato al teatro al di fuori delle strutture teatrali, in spazi pubblici, divenuti per l'occasione palcoscenici.

L'edizione 2024 vede un ricco programma, ben 12 spettacoli e un ampio ventaglio stilistico, in quanto, oltre al teatro vengono contemplati altri generi come la danza, i concerti e addirittura una conferenza su temi caldi rappresentata in forma di performance.
L'apertura è prevista in Piazza Tito, con la commedia shakespeariana "Molto rumore per nulla" tema che verte sul rapporto di due coppie con opinioni diverse sull'innamoramento.
Presenti anche ospiti dall' Italia, come Paolo Rossi con la sua "Operaccia satirica". Il celebre attore e comico recita accompagnato dai musicisti Emanuele dell'Aquila e Alex Orciari. Le sue opere satiriche sono creazioni stravaganti che nascono da ispirazioni diverse: letture di grandi classici della letteratura che si trasformano in composizioni divertenti, episodi "rubati" dalla vita reale. Il repertorio personale dell'attore italiano, viene rappresentato con attento spirito critico e con una buona dose di humor. Ma non solo, come ci spiega la direttrice artistica Martina Gamboz:

"In cartellone diversi spettacoli provenienti dall'Italia. Da uno piccolino "Goccia di Sale" alla Casa Kosmač di Portorose, che vede la sua prima in lingua italiana proprio nella nostra regione, dedicata al poeta Edelan Jurinčič di Ancarano. Ad uno grande con le maschere variopinte per famiglie, della Commedia dell'arte di Ancarano. "Sogno di mezz'estate" per la regia del famosissimo regista e attore Andrea Pennacchi. Vedremo in scena il principale clown della tradizione della Commedia dell'arte del Veneto, Igi Maggiorin"

Il Festival è stato realizzato grazie al contributo finanziario di diversi enti e istituzioni, con il sostegno dei quattro comuni istriani, nonchè delle Comunità degli italiani di Capodistria e Pirano.

Foto: Radio Capodistria/Diana Sellibara
Foto: Radio Capodistria/Diana Sellibara