Massimiliano Fedriga (Foto:ARC)
Massimiliano Fedriga (Foto:ARC)

Grande attenzione allo sport e alla cultura, con l’opportunità di GO!2025, investimenti sul settore della famiglia quintuplicati, fondi per la riqualificazione urbana destinati a cambiare il volto della regione, a partire dal Porto Vecchio, e aumenti di risorse anche per la sanità.
Sono solo alcuni dei capitoli toccati da Massimiliano Fedriga, il governatore del Friuli Venezia Giulia che ha fatto il punto su un anno di attività, contraddistinto, ha detto, dall’aumento delle risorse a disposizione: “La capacità di crescita che ha avuto ragione Friuli Venezia Giulia – ha detto - ci ha permesso di approvare per il prossimo anno un bilancio di più di 6,2 miliardi di euro implementando ancor di più le risorse che la regione investe sul territorio.

Basta con gli scontri politici sulla sanità: non si può speculare sulla salute dei cittadini”.

Massimiliano Fedriga

Penso al fotovoltaico, alle risorse sulla famiglia, più di 90 milioni di euro, quintuplicate rispetto a quello che avevamo trovato rispetto alle amministrazioni precedenti, penso alle risorse sulla sanità, 370 milioni di euro in più rispetto al 2024, dove erano già cresciute rispetto agli anni precedenti e che dovranno vedere un miglioramento del servizio: è la conferma che in sanità s’investe e non si taglia”: Proprio sul capitolo della sanità, al centro di durissime polemiche politiche in questi anni , è giunto un monito dal governatore. “Chi pretende un ospedale in ogni quartiere, mette a rischio la sicurezza dei cittadini. per avere buoni servizi sanitari ci vogliono grandi e centri specializzati. Basta con gli scontri politici sulla sanità: non si può speculare sulla salute dei cittadini”.

Foto: Martegani
Foto: Martegani

Riguardo le risorse impiegate, più di sei miliardi, Fedriga ha anche sottolineato come questi risultati siano stati raggiunti nonostante la situazione internazionale abbia pesato non poco sull’economia della regione: “La crisi economica che sta avvenendo in Germania, ad esempio, influenza direttamente l'economia italiana e anche ovviamente quella del Friuli Venezia Giulia: anche noi siamo un partner importante. La Germania è un grande paese, che però vive un momento estremamente difficile, iniziato dalla questione dell'approvvigionamento energetico: loro avevano consegnato purtroppo gran parte delle loro scelte alla Russia, bisogna dirlo con chiarezza, e questo ha portato a una forte crisi. Ci sono state anche scelte strategiche sbagliate a livello europeo, penso al Green Deal, che rischia di ammazzare la produzione europea e non abbattere l'inquinamento. La nostra riduzione di emissioni non compensa l'aumento cinese causato da prodotti che poi, fra l’altro, la Cina importa in Europa. Non mi sembra una strategia geniale. Tutti vogliamo ovviamente abbattere l'impatto nell’atmosfera delle fonti inquinanti, ma dobbiamo farlo in modo intelligente e compatibile con la produzione, perché altrimenti il risultato sarà che non abbiamo più imprese e che non abbiamo ridotto l'inquinamento. Diventa semplicemente un'impostazione di carattere ideologico”.

Con i controlli ai confini ci sono stati risultati straordinari sulle intercettazioni di trafficanti, arresti ed altro, e non mi sembra ci sia un particolare disagio per chi oltrepassa il confine”.

Massimiliano Fedriga

La difficile situazione internazionale ha anche portato al ripristino dei controlli ai confini fra Italia e Slovenia, provvedimenti che, ha detto Fedriga, potrebbero durare anche per tutto il 2025. “Non lo escludo, però su questo tema devo fare i complimenti al ministero degli Interni e soprattutto le forze dell'ordine, perché anche la sospensione di Schengen è stata e viene fatta in modo molto attento, oculato. Ci sono stati risultati straordinari sulle intercettazioni di trafficanti, arresti ed altro, però non mi sembra ci sia un particolare disagio per chi oltrepassa il confine”.

Alessandro Martegani