Le prime tre tappe del Giro si correranno, come annunciato, in Albania, prevista anche una crono a Tirana il secondo giorno, per entrare in Italia, e più precisamente in Puglia, dopo una giornata di riposo, il 13 maggio per la Alberobello - Lecce. Si risalirà lo stivale attraverso Basilicata, Campania e Abruzzo, dove sarà posto il primo vero arrivo in salita di questa edizione, a Tagliacozzo. E ancora le Marche prima di spostarsi verso est, superando Umbria e Toscana. Alla nona tappa arriveranno gli insidiosi sterrati, una trentina di chilometri, affrontati alle Strade Bianche e l'arrivo a Siena, mentre il giorno dopo è in programma la cronometro da Pisa a Lucca.

Nella seconda settimana la carovana rosa si sposterà dall'Appennino Tosco-Emiliano al Veneto, al Friuli e fino alla Slovenia. Nella quattordicesima frazione, infatti, i corridori attraverseranno più volte il confine sul Collio goriziano, come già successo nel 2021, per arrivare in Piazza Europa, della Transalpina, tra Nova Gorica e Gorizia dopo aver percorso 2 volte un circuito cittadino. Una tappa che vuole onorare, come promesso dagli organizzatori, la capitale europea della cultura 2025.

Domenica 25 maggio, l'impegnativa salita al Monte Grappa che chiude la seconda settimana. Gran finale nella terza con l’arrivo in salita di San Valentino (Brentonico) e il tappone con Tonale e Mortirolo prima dell’arrivo a Bormio. Tappa intermedia a Cesano Maderno e ancora salite nella diciannovesima giornata di corsa: da Biella a Champoluc attraverso cinque Gran Premi della Montagna. Sestriere (con Colle delle Finestre prima) sarà l’ultima fatica prima della passerella di Roma. Un Giro non durissimo ma con tante insidie dicono gli esperti che indicano tra i papabili vincitori, bis, lo sloveno Primož Roglič e l'equadoriano Ricard Carapaz. Tra i favoriti anche il belga Wout Van Aert. Anche se non ancora ufficiale non dovrebbe essere al via lo sloveno Tadej Pogačar che quest'anno oltre al Tour preferirebbe correre la Vuelta di Spagna. (ld)