Foto: La voce del popolo
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Sulla delicata questione della riforma del sostegno pubblico all’editoria, a cui sta lavorando il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega per l’Editoria, Vito Claudio Crimi, sono intervenuti il Presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul e il Presidente della Giunta Esecutiva, Marin Corva, che si sono rivolti direttamente al Presidente del Governo italiano, Giuseppe Conte, al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi e allo stesso Crimi. Attualmente la materia è regolata dalla Legge 26 ottobre 2016, N° 198, alla quale l’Unione Italiana dedica grande attenzione, particolarmente per quanto disposto dall’art. 2, comma 2, lettera b), punto 4) che indica, tra i beneficiari, anche “le imprese editrici di quotidiani e di periodici italiani in lingua italiana editi e diffusi all’estero o editi in Italia e diffusi prevalentemente all’estero”. Altrettanta attenzione riveste, per l’UI, l’art. 2, comma 2, lettera b), punto 1) che regola il sostegno alle “imprese editrici di quotidiani e periodici espressione delle minoranze linguistiche” dell’Italia, con le quali, specificatamente con quella Slovena, la Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia intrattiene pluridecennali intensi e proficui rapporti di collaborazione.

Nelle missive inviate dai Presidenti Tremul e Corva, si rileva come operi a Fiume la Casa Editrice EDIT, che pubblica il quotidiano, La Voce del Popolo il quindicinale, Panorama, il mensile per bambini, Arcobaleno, la rivista culturale trimestrale, La Battana, manuali e libri di testo per le Scuole italiane in Croazia e altre pubblicazioni. L’EDIT opera in funzione dell’intera Comunità in Croazia e Slovenia, di cui attua il diritto costituzionalmente riconosciuto dai due Paesi all’informazione e all’editoria nella propria madrelingua. La Voce del Popolo è l’unico quotidiano che è pubblicato in una lingua straniera nei due Stati. La Voce del Popolo, sottolineano i Presidenti dell’UI, assicura la pluralità dell’informazione. Fondamentale è il ruolo culturale che le testate dell’EDIT svolgono nella conservazione e nella promozione della lingua, della cultura e dell’identità italiana sul territorio d’insediamento storico della CNI. La stampa italiana all’estero contribuisce così al mantenimento dell’identità, rappresenta un importante veicolo economico di promozione del sistema Italia in Croazia e Slovenia, favorisce la conoscenza, il dialogo tra popoli e culture diverse e gli scambi culturali ed economici.

L’UI, sostengono Tremul e Corva, è altrettanto convinta della necessità che continuino ad essere beneficiari di contributi pubblici pure i quotidiani delle minoranze linguistiche in Italia. Per la loro specificità e particolarità, per il fatto che si rivolgono ad un pubblico di lettori necessariamente ristretto, ma di cui assicurano la realizzazione di uno dei principali diritti umani e minoritari riconosciuti dalle moderne democrazie, come pure da alcuni fondamentali documenti internazionali in materia adottati dal Consiglio d’Europa, dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite, sia i quotidiani delle minoranze linguistiche, sia la stampa italiana edita all’estero, per poter continuare a svolgere la loro insostituibile funzione, fanno pieno affidamento sui mezzi dei contributi pubblici all’editoria garantiti dallo Stato, si legge nella nota inviata dai Presidenti della massima organizzazione della CNI al Governo italiano.

Il Presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul e il Presidente della Giunta Esecutiva, Marin Corva, auspicano, in conclusione, siano riconosciute queste particolarità e siano mantenute, di conseguenza, le provvidenze in favore dell’editoria italiana edita all’estero, nello specifico delle testate dell’EDIT e del quotidiano La Voce del Popolo in primis, come pure delle minoranze linguistiche in Italia.