Il mondo minoritario si è dato appuntamento al cimitero di Bertocchi per dare l'addio a Roberto Battelli, figura di spicco della Comunità Nazionale Italiana che ha ricoperto per 28 anni l’incarico di deputato della minoranza italiana e numerosi altri incarichi di rilievo anche al livello nazionale e internazionale. Tra i presenti anche gli ex colleghi della sfera politica, tra i quali il parlamentare capodistriano Žarko Pregelj e Rajko Pirnat. Oltre agli interventi dei famigliari, l’elogio funebre è stato pronunciato da Feliče Žiža, deputato della minoranza che è subentrato a Battelli nel 2018. Battelli è stato ricordato soprattutto per la sua capacità di dialogo, ma anche per la sua passione per la musica essendo figlio della beat generation. Sentiamo quanto ci ha detto Felice Žiža
"Roberto è stato un grande amico e un grande padre, in tutti i sensi anche politico, che mi ha guidato dal 2018. Noi ci siamo conosciuti già a fine anni 90 grazie all’amico comune, Claudio Moscarda. Ci frequentavamo molto in comunità’, passavamo delle bellissime serate, facendo spesso le ore piccole insieme. A Roberto piaceva molto parlare, stare in compagnia con la gente e parlare della Comunità; dei nostri pregi e difetti, delle difficoltà e delle sfide. Si stava bene con Roberto, era una brava persona, un gentiluomo, come oggi ne esistono veramente pochi, ma anche un grande amico che aiutava sempre tutto e tutti. Sapeva sempre dare le indicazioni giuste per non sbagliare, trovare la strada per risolvere le difficoltà. Ci verrà a mancare un personaggio fondamentale della Comunità nazionale italiana; dobbiamo ringraziarlo per tutto quello che ci ha insegnato e dato".
Tra i presenti pure Vinko Gorenak ex Ministro degli interni del governo Janša
"Ci siamo conosciuti nel 2000. Durante questo periodo, sono stato Segretario di Stato, sono stato Ministro, sono stato deputato diverse volte e abbiamo sempre avuto un’ottima comunicazione. Abbiamo sempre collaborato. Posso dire che il deputato Battelli è stato un grande parlamentare. In Parlamento ci sono sempre le fazioni di destra e di sinistra, sempre contrapposte e in contraddizione a vicenda. Perché questa è la democrazia, ma quando interveniva lui, veniva sempre ascoltato a bocca aperta, spesso contro tutte le regole parlamentari veniva applaudito. Ho lavorato molto con lui nel ruolo di Segretario di Stato, e molte volte è stato necessario aiutare in qualche modo un membro della Comunità italiana e di quella ungherese nell’facilitare l’accesso agli uffici ministeriali, Io l'ho fatto sempre con piacere e Battelli ne è sempre stato grato. Quando è stato insignito dal Presidente Pahor Battelli ha deciso che io facessi parte della delegazione che lo ha poi accompagnato, non capisco tuttora in base a quale logica, ma ne sono tuttora molto grato".
Dionizij Botter