"Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro". E' lo slogan che accompagna l'Anno europeo del patrimonio culturale, con tanti eventi in tutta Europa pensati per coinvolgere i cittadini, e soprattutto i più giovani, nella riscoperta di un patrimonio culturale che è fatto sì di monumenti e di centri storici, ma anche di lingue, di tradizioni, di paesaggi che plasmano la nostra identità e la nostra vita quotidiana. E danno forma alla ricca diversità culturale europea.
Anche Capodistria si appresta a varare un programma di manifestazioni, puntando a valorizzare un patrimonio culturale - quello che caratterizza il suo territorio - anch'esso straordinariamente prezioso, perché nato dall'intreccio di culture, di influenze, di genti, di idiomi diversi. Il calendario si apre ad aprile con una edizione speciale della Settimana della Facoltà di studi umanistici dell'Università che avrà per titolo "Come il passato ha creato il futuro", e si chiude ad ottobre con un convegno a cura della Biblioteca centrale su due personaggi illustri del Seicento, i piranesi Nicolò e Marco Petronio Caldana, zio e nipote, vescovo di Parenzo e rettore dell'Università di Padova il primo, scrittore in latino che si guadagnò vasta fama in Francia, il secondo. All'Anno europeo del patrimonio culturale sarà inoltre dedicata la Scuola internazionale estiva di museologia che si svolgerà tra Pirano, Trieste e Capodistria dal 28 maggio al primo giugno. Incontri, conferenze, visite guidate completano il programma di iniziative, tutte aperte al pubblico, risultato di un lavoro di squadra che ha visto collaborare a un progetto comune alcune delle principali istituzioni cittadine del settore culturale.