Ricordato ieri sera alla Comunità degli italiani di Pola il 30.esimo dell'Unione Italiana. Una serata all' insegna dei riconoscimenti agli attivisti benemeriti. Dopo quella del 16 luglio scorso al teatro Ivan Zajc di Fiume, ieri sera a Pola seconda cerimonia per festeggiare i 30 anni dell'UI; un'assemblea solenne che ha visto partecipi le autorità regionali e locali, gli esponenti dell'Università Popolare di Trieste, il Console generale d'Italia a Fiume Davide Bradanini, il deputato al seggio specifico e vice Presidente del Sabor Furio Radin. "Un appuntamento per rendere omaggio e ringraziare le persone che hanno contribuito a far diventare grande questa Unione" ha detto il presidente dell'Assemblea Paolo Demarin. Come l'anniversario celebrato, 30 sono state pure le onorificenze consegnate con le medaglie UI andate post mortem agli ex presidenti Antonio Borme e Giuseppe Rota ma anche a Silvano Sau, Vlado Benussi, Antun Brunetta, Roberto Grassi e Eliana Barbo. Tra i premiati ancora Pietro Varljen, Tullio Vorano, Silvana Zoricih, Pino Degrassi, Boris Brussich, Maria Sciolis, Anita Forlani, Nelida Milani, Maria Velan e Claudia Milotti che - una vita a scuola da insegnante e preside - ha dedicato il riconoscimento ai giovani. "Nonostante le molteplici difficoltà siamo riusciti ad arrivare fin qua e grazie al grande entusiasmo siamo riusciti a far passare questo testimone di italianità, di cultura di lingua italiana ai nostri giovani perciò il mio messaggio ai nostri figli e nipoti non può essere che questo: continuate a vivere e a respirare italiano, parlatelo e tramandatelo alle future generazioni".
Tra gli altri premiati Graziano Musizza, Loretta Godigna, Giacomo Scotti, Amina Dudine, Elis Deghenghi Olujić e Sergio Delton che nel gergo sportivo che lo contraddistingue dopo una vita passata in questo settore ha affermato: "Sono soddisfatto di quanto fatto per la CNI in ambito sportivo e ancora di più di vedere che ci sono dei giovani pronti a raccogliere la nostra staffetta".
Medaglie UI pure a Franco Juri, Nives Zudič Antunič e a Ezio Giuricin che cosi' si è espresso ai nostri microfoni: "Voglio considerare questo riconoscimento come un riconoscimento a tutti coloro che tra il 1988 e il 1991 hanno contribuito con impegno e sacrificio al rinnovamento democratico delle strutture CNI dando vita a questa nuova Unione Italiana, democratica, pluralistica e unitaria nel territorio in cui viviamo. Non è stato un passaggio facile, ci sono voluti tanti sacrifici e idealità, dei valori morali che forse oggi in qualche misura abbiamo perso e che bisogna i qualche modo recuperare".
"Dedico questo attestato di benemerenza alla mia famiglia che mi ha trasmesso lingua e cultura italiane" ha dichiarato nel ritirare il riconoscimento Vladimir Torbica, assessore regionale alla cultura mentre il conferimento di socio onorario UI e' andato a Neven Ušumović e a Paolo Palminteri. Da ieri sera l'Unione italiana ha pure un presidente onorario, titolo conferito - ricordiamo - a Giovanni Radossi che ha ringraziato e si e' dichiarato orgoglioso del riconoscimento.
Lionella Pausin Acquavita