Come si avvia un’attività imprenditoriale? Quali sono i possibili mezzi e finanziamenti? Come si prepara un business plan?
Sono alcune delle domande a cui ha risposto l’evento formativo “L’avventura del lavoro: dipendenti, indipendenti o imprenditori”, organizzato alla scuola media Pietro Coppo.
Massimiliano di Nardo, Responsabile progetti economici della CAN Costiera e Gianluigi Carlini di Euroservis s.r.l., hanno spiegato a una trentina di ragazzi degli indirizzi economico e gastronomico come e con quali mezzi, a partire dai bandi della Can, avviare un’attività d’impresa, partendo spesso proprio dal progetto che i ragazzi dovranno presentare alla fine il ciclo scolastico.
Un contatto con la realtà d’impresa che sarà molto utile ai ragazzi come conferma Alberto Scheriani, preside della Pietro Coppo e presidente della Can Costiera: “Abbiamo preparato questo evento formativo per i nostri ragazzi del programma di economia perché si sposa perfettamente anche con il programma di studio che svolgono in questi quattro anni. È un progetto formativo importante: Io ho ascoltato in precedenza il relatore che abbiamo ospite quest'oggi, e devo dire che ha presentato molto bene la problematica dell'imprenditoria, del lavoro degli imprenditori, come avviene, quali sono le regole del sistema. Credo che questo evento sia un valore aggiunto alle lezioni che svolgiamo a scuola, ma soprattutto un valore aggiunto a quelle che possono essere le idee che i ragazzi hanno oggi ma che potranno avere anche in un futuro”.
L’incontro, partito come la spiegazione di Massimiliano Di Nardo sugli strumenti finanziari messi a disposizione dalla Can per chi vuole avviare un’impresa, ha interessato i ragazzi come conferma Gianluigi Carlini, che ha spiegato come costruire un Business Plan e muovere i primi passi nel mondo dell’impresa e far funzionare la propria idea.
“I ragazzi – spiega - in questo momento, alla conclusione del loro ciclo scolastico, dovranno fare un piano di impresa e questo piano di impresa prevede il percorso di cui abbiamo parlato: è un'avventura imprenditoriale, quasi narrativa, che abbiamo cercato di dipanare assieme a loro, coinvolgendoli nel discorso, nella costruzione della lezione”.
Carlini sottolinea anche come accanto alle opportunità, stiano aumentando anche le difficoltà nel fare impresa: “Il mondo è un mondo globalizzato, meno rispetto a dieci anni fa, ma mentre per mio nonno, per fare l'imprenditore, era sufficiente scendere da Pinguente a Capodistria al mercato, adesso un imprenditore deve parlare con il proprio mercato locale ma anche con dei mercati all'ingrosso che stanno a 1000 a 2000 km, e questa cosa rende complicato, potenzialmente molto più proficuo di una volta, ma anche più difficile muoversi”. “L'unica cosa che non bisogna fare - aggiunge - è vivere la vita di un altro: uno se è nato ad esempio per insegnare deve insegnare, se è nato per fare o costruire un qualcosa e venderla, deve fare quel mestiere. Mai farsi affascinare dalle vite degli altri, ma cercare la propria”.
Alessandro Martegani