L’accordo è stato firmato dal premier Marjan Šarec, Presidente dell’omonima lista, Dejan Židan per gli Sd, Miro Cerar dell’Smc, Alenka Bratušek dell’omonimo partito e Karl Erjavec, Presidente del Desus. Le parti hanno espresso soddisfazione per il risultato raggiunto, non presente invece la Sinistra, il premier Šarec nel suo intervento non ha nascosto che in futuro i voti dei due deputati minoritari potrebbero fare più che comodo al governo di minoranza. Il deputato al seggio specifico, Felice Žiža, augurandosi una buona collaborazione con il governo ha detto che potrebbero fungere anche da ago della bilancia. L’accordo rappresenta la realizzazione di quanto è stato accordato già durante la fase di consultazioni, ha sottolineato Šarec, annunciando che al gabinetto del premier vi sarà una persona che avrà il compito di prendere in esame le richieste minoritarie. Žiža ha poi spiegato che i due deputati delle minoranze parteciperanno ai maggiori progetti del governo, ma solamente a quelli armonizzati precedentemente.
Di seguito il testo integrale del documento
Accordo di collaborazione
tra i deputati dei deputati delle minoranze italiana e ungherese e il Governo della Repubblica di Slovenia
I deputati delle Comunità nazionali italiana e ungherese accettano le basi dell’Accordo di coalizione per la collaborazione con il Governo della Repubblica di Slovenia per il periodo 2018-2022 come base per la collaborazione con il governo per il periodo 2018-2022.
I firmatari dell’accordo veglieranno sull’attuazione dei diritti acquisiti dei gruppi nazionali autoctoni con particolare attenzione all’analisi di eventuali mancanze. Su questa base, se necessario, verranno prese politiche settoriale e sistemiche. Verranno inoltre garantiti i fondi necessari e affrontata la problematica dei quadri.
I firmatari assicureranno inoltre il proseguo della partecipazione attiva delle organizzazioni preposte delle comunità nazionali autoctone nei processi di pianificazione, decisionali, dell’attuazione e monitoraggio delle norme di legge, politiche sistematiche e il finanziamento.
La parti, consapevoli dell’importanza del mantenimento delle identità nazionali e culturali, si impegneranno per il rispetto, il monitoraggio dell’attuazione, e l’affermazione dell’uso pubblico delle lingue italiana e ungherese come lingue ufficiali nei territori d’insediamento delle minoranze autoctone, nonché l’aumento qualitativo dell’utilizzo delle suddette lingue nell’ambiente sociale. Le parti prendono inoltre l’impegno di collaborare per lo sviluppo del sistema scolastico nella madre lingua delle comunità nazionali autoctone e nel proseguimento degli investimenti necessari nel settore.
I firmatari porranno particolare attenzione alla stabilità programmatica, finanziaria, dei quadri, dei programmi radio televisivi nelle lingue delle due comunità nazionali autoctone e proseguiranno a favore dello sviluppo dei media della carta stampata.
Le parti provvederanno alla creazione di un registro completo del patrimonio storico culturale delle comunità autoctone con lo scopo di tutelare e valorizzare la lingua, l’identità culturale e la storia, nonché le tradizioni delle due comunità autoctone.
I firmatari promuoveranno inoltre lo sviluppo dell’attività imprenditoriale minoritaria nei territori d’insediamento misti.
Nel quadro del mantenimento delle identità nazionali e culturali, i firmatari si impegneranno ad implementare le normative in materia, per giungere ad una legge quadro per la tutela delle comunità autoctone italiana e ungherese.