Valutato positivamente il lavoro svolto nel mandato precedente, il primo del più giovane comune sloveno e delle istituzioni della comunità nazionale italiana, nati solo quattro anni fa. Linda Rotter, presidente uscente della CAN, ha messo in rilevo due obiettivi che sono raggiunti negli ultimi anni: l'apertura della sezione italiana dell'asilo e i nuovi uffici della locale comunità degli italiani e della CAN. Guarda con soddisfazione a quanto fatto in questo periodo relativamnete breve anche Martina Angelini, soprattutto per quanto concerne le attività extrascolastiche per i bambini anche quelli della maggioranza.
In generale la qualità della vita ad Ancarano è migliorata, va lodata l'attività culturale e la sensibilità che il comune ha dimostrato nei confronti della componente italiana, sia per quanto riguarda il rispetto del bilinguismo che per l'ammontare dei finanziamenti, naturalmente tutto si può migliorare hanno concordato Angelini e Lotter. La valorizazzione del territorio e la salvaguardia del'ambiente sono due elementi fondamentali per lo sviluppo sostenibile del comune, nell'interesse di tutti gli abitanti di Ancarano. Siamo cittadini di questo comune e come tali, ha detto la Angelini, ci teniamo a vivere in un ambiente pulito. Voglio essere coinvolta e attiva in tutte le decisioni del comune, ancora la candidata al seggio specifico, non solo nelle questioni che riguardano la comunità nazionale italiana.
Ancarano è un comune dalle grandi potenzialità economiche, grazie al porto, al parco naturale, all'imprenditoria, all'agricoltura e al turismo che vanno preservati e sviluppati. Tra i progetti futuri della CNI rivedere la toponomastica locale e ripristinare gli antichi odonomi, l'apertura in futuro di una sezione italiana della scuola elementare; trovare soluzioni, secondo la Rotter, di avvicinare i giovani alla comunità.
Per Martina Angeli e Linda Rotter è giusto che i rappresentanti della CNI siano apartitici, il loro compito è sostenere e difendere i diritti acquisiti a prescindere dall'appartenenza politica ed ideologica. In chiusura non è mancato un'accenno alla problematica profughi ad Ancarano (il ventilato piano di contingenza del Governo che prevedeva tra gli altri la sistemazione dei richiedenti asilo presso l'ex centro ricreativo della polizia a Punta Grossa). E' una questione delicata, hanno concordato entrambe, gli immigrati vanno aiutati ma vanno compresi anche gli abitanti di un comune piccolo come Ancarano. Il piano proposto non sarebbe la soluzione ideale, va trovata una soluzione di compromesso più rivolta ad un modello di integrazione diffusa. (ld)