Parte in salita il mandato del massimo organo deliberativo di Unione Italiana, subito spaccato sulla nomina del presidente. Due chiame, entrambe finite con un nulla di fatto perchè nessuno dei due candidati è riuscito a conquistare gli almeno 38 voti necessari per venir eletto. Erano in lizza il sissanese Paolo Demarin, presidente uscente, e la gallesanese Diriana Delcaro Hrelja. Alla prima votazione Demarin ha sfiorato la nomina con 37 preferenze, la controcandidata si è fermata a quota 26, lo stesso numero di preferenze che ha ottenuto nel corso del secondo scrutinio, mentre Demarin ha raccolto 36 voti. Nel frattempo si è ridotto il quorum, qualche consigliere ha abbandonato i lavori nel corso della seduta. Su 75 consiglieri complessivi erano in presenza 65, alcuni impossibilitati a partecipare anche causa covid ed hanno seguito da remoto.
Due fumate nere che hanno indotto il presidente di Unione Italiana Maurizio Tremul, che ha guidato i lavori, ad aggiornare la seduta coem previsto in questi casi dallo Statuto dell'Unione. In teoria ci sono 3 mesi di tempo per completare le nomine in seno all'Assemblea dalla sua costituzione. "C'è il tempo per dialogare e per trovare una soluzione che possa mettere d'accordo tutti quanti. Spero un numero quanto più alto di consiglieri visto che è questa divisione interna abbastanza consistente. L'importante è che si trovi il dialogo. Lavorerò affinchè si trovi una soluzione che porti ad avere un presidente dell'Assemblea e un vicepresidente, che abbia un consenso quanto più ampia possibile. Non è successo nulla di drammatico" le parole di Tremul.
E' saltata anche la nomina della nuova Giunta Corva. Il presidente uscente di entrante ha confermato che la lista dei ministri e le linee programmatiche rimarranno invariate. "Assolutamente si - ha rilevato Marin Corva ai nostri microfoni - l'indirizzo programmatico in pratica ricalca quello che è stato mio programma, che è stato ampiamente votato dei nostri connazionali. Sicuramente non andrò a cambiare nulla, sono convinto di queste persone della loro capacità, del loro desiderio di dare un contributo alla comunità nazionale italiana. Non ho quindi nessuna intenzione di cambiare quanto già proposto."
I nomi proposti sono Patrizia Pitacco all'istruzione, Gaetano Benčić istituzioni CNI e collaborazione transfrontaliera, Dyego Tuljak attività giovanili, Marianna Jelicich Buić cultura e arte, Ana Čuić Tanković imprenditoria e comunicazione e Roberta Grassi Bartolić, vicepresidente con delega per gli affari giuridico-amministrativi. Marin Corva gestirà anche il settore comunità degli italiani.
(ld)