E’ stato il parlamentare - nello spazio riservato ai saluti degli ospiti - a proporre l’argomento e a chiedere “se il comunicato di Tremul è stato fatto in veste personale o se è stato concordato con qualche organo decisionale dell’UI“ e ad esporre poi la sua visione sulla vicenda che interessa da qualche settimana la Comunità italiana. “L’intesa con il premier Janša è stata discussa dalla presidenza della CAN Costiera ed è un accordo che garantisce l’attuazione di una serie di progetti e iniziative che la componente italiana di Slovenia attende da anni” ha affermato Felice Žiža ricordando che la sua attività parlamentare è incentrata pure sugli interessi del territorio e non mancando di esprimere preoccupazione per la strumentalizzazione esercitata da alcune forze politiche. “L’attenzione dell’opinione pubblica nei confronti dell’intesa con Janša è stata precedente al mio comunicato nel quale non critico l’accordo ma la poca trasparenza spesa nel raggiungerlo e nel quale mi dissocio da alcune scelte politiche del deputato” ha risposto il presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul che ha ricordato la facoltà dell’Assemblea di sfiduciare il presidente UI e ha inoltre respinto qualsiasi connessione politica. “Semmai- ha fatto intendere Tremul - sono altri a mantenere rapporti privilegiati con alcune forze di centro e anche di estrema destra”. Il presidente ha risposto in questo senso pure alle tre interpellanze rivoltegli sull’argomento e arrivate da Daniela Ipsa, Gianclaudio Pellizzer e Valmer Cusma. Pure altri interventi -ieri sera a Buie- hanno fatto riferimento alla diatriba e tra questi va senz’altro ricordato quello del presidente onorario dell’Unione Italiana, Giovanni Radossi secondo il quale “l’argomento andava proposto con modalità e in sedi diverse”. Ora -come concordato - si cercherà di ricucire lo strappo in un prossimo incontro tra tutte le parti interessate: Tremul , Žiža, Unione italiana e CAN costiera.
Lionella Pausin Acquavita