Il bando della Comunità Autogestita Costiera per gli imprenditori della Comunità Nazionale Italiana scade lunedì prossimo. La prossima settimana si saprà, quindi, quante saranno le domande e di che entità. Ma come risponde la Can Costriera a chi parla di tempi troppo stretti. Lo abbiamo chiesto ad Andrea Bartole che si è occupato in prima persona della gestione del progetto.
Eravamo vincolati dai tempi stretti del ministero. Per contratto, senza il consenso sul testo del bando da parte del preposto ufficio, noi non potevamo procedere alla sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Il consenso del ministero è arrivato il 18 settembre e dopodiché abbiamo potuto procedere.
L’interesse c’è. Le persone ci hanno chiesto informazioni per mail o al telefono. Crediamo, quindi che perverranno delle domande. I tempi sono molto stretti, purtroppo, sono stati dettati del ministero.
Ma a chi è destinato questo bando? Si punta sui grandi imprenditori o a alle microimprese?
I fondi sono pochi e si pensava, quindi, piuttosto alle micro e piccole imprese. Il bando mette a disposizione complessivamente 40.000 euro e quindi si ipotizzavano inventi del valore di 5-8.000 euro. In sintesi, progetti piccoli che possono aiutare le persone.
Soprattutto a iniziare.
A iniziare o magari ad acquistare macchinari o attrezzature che possono essere utili per l’impresa.
Stefano Lusa