Lo abbiamo fatto notare alla municipalizzata capodistriana Marjetica già ad ottobre. Questa ci aveva detto che chiederà agli avvocati se deve rispettare il bilinguismo. Dopo un ennesimo tentativo ci ha risposto Dimitrije Šamšal a capo dell’Ufficio per le pubbliche relazioni spiegandoci che i tabelloni che segnalano i numeri di posti auto liberi dinanzi ai parcheggi non vengono gestiti dalla Municipalizzata, mentre i parcheggi lo sono. Continuano così a darci il benvenuto all’ingresso dei parcheggi i tabelloni solamente in sloveno con un bel POZDRAVLJENI V KOPRU, MESTU SONCA. Anche le segnalazioni stradali delle corsie d’intervento non vengono gestite dalla Municipalizzata, ci spiega il Pr della Marjetica. Ma nonostante le normative vigenti e i numerosi appelli lanciati dalle istituzioni minoritarie per il rispetto del bilinguismo si può ammirare, in un punto nevralgico della città, all'entrata allo stadio, un pannello pubblicitario al led di grandi dimensioni con numerosi annunci che violano il rispetto del bilinguismo. Questo viene gestito dalla Municipalizzata, ma, spiegano sempre dalla Marjetica, gli annunci pubblicitari privati vengono pubblicati senza previo controllo e come il committente li presenta, a differenza degli inserti della Marjetica o del Comune di Capodistria, i quali sono tutti bilingue. A riguardo abbiamo interpellato anche il vicesindaco italiano, Mario Steffè, il quale ci ha spiegato che la questione va affrontata organicamente. A riguardo è stato istituito un apposito gruppo di lavoro formato dallo stesso Steffè, il Presidente della Can Costiera, Scheriani e dai rappresentanti dei consiglieri delle comunità con l’obiettivo di stilare una lista completa delle irregolarità riscontrate che verranno presentate agli organi competenti in un secondo momento. Steffè ci ha inoltre detto che il lavoro verrà completato entro la fine del primo trimestre di quest’anno. Le segnalazioni sono tante e la problematica vera’ affrontata su due piani. Il primo riguarda la dotazione di strumenti adeguati nelle mani degli ispettori comunali per affrontare il problema in un modo capillare e il secondo che invece riguarda la toponomastica.
Alberto Scheriani, Presidente della Can Costiera, nonché consigliere comunale di Capodistria ha invece detto che: Il bilinguismo a Capodistria come nelle altre città qui vicine viene attuato e non viene attuato. Va detto che la Can costiera sta preparando un decreto sul bilinguismo. Entro la fine del mese verrà completata una prima bozza questo. Si tratta di un documento unico che disciplina il bilinguismo e l’affissione pubblica da voler far approvare in un secondo momento ai quattro comuni costieri. Stiamo lavorando su questo materiale e posso dire che siamo a buon punto. Posso affermare che entro la fine del mese lo renderemo pubblico. Per quanto riguarda Capodistria sono a conoscenza di diversi incontri avvenuti tra il sindaco e il nostro presidente della Can nei quali hanno parlato del bilinguismo. Alcune osservazioni sono state dirette. Da quanto abbiamo potuto vedere che in seguito alle denunce le scritte sono state poi cambiate. Ci sono state poi diverse denunce pervenute alla Can delle quale diverse sono attualmente in esame.
Ma perché la Municipalizzata Marjetica non controlla le inserzioni
La Marjetica è tenuta ad affiggere i cartelloni o inserire le pubblicità in forma digitale senza fare il lavoro di correzione. Il lavoro di rendere bilingue i manifesti deve farlo chi da il compito alla Marjetica di pubblicare i manifesti. Ognuno è responsabile di quello che fa. Mi riferisco ai privati, ditte e società. Ritengo a mancare sono le guardie municipali che dovrebbero controllare le violazioni e l’attuazione del bilinguismo.
Abbiamo notato che è carente l’attuazione del bilinguismo anche per quanto riguarda le segnaletiche stradali
Anche queste dovrebbero essere in lingua italiana. Come ricordiamo ci sono determinate strade alcune di competenza comunale altre statale e di conseguenza ognuno dovrebbe regolare quanto li compete. Il discorso è molto più ampio e bisognerebbe coinvolgere tutte le istituzioni dal comune, alle comunità locali e fino allo stato. Purtroppo, non riusciamo mai ad arrivare ad una conclusione, basterebbe che chi di competenza andasse a leggersi il decreto sul bilinguismo.
Dionizij Botter