Dopo l'incontro con i rappresentanti delle Case della sanità di Capodistria, Isola e Pirano nelle scorse settimane, nel corso del quale emersero diverse problematiche riguardo l'applicazione del bilinguismo visivo, l'uso della lingua e dove i Poliambilatori lamentarono l'insufficenza di fondi per le aggiunte per il bilinguismo, i colloqui con gli esponenti degli ospedali regionali hanno offerto, da questo punto di vista, un quadro più favorevole.
La situazione non è ideale, ha detto il direttore dell'Ospedale generale di Isola Radivoj Nardin, ma si cerca di fare il possibile; è chiaro, ha aggiunto, che va alzato il livello di attenzione su questo argomento ed è giusto che la comunità nazionale italiana vigili sul rispetto e l'attuazione di tali diritti. Nardin ha inoltre ricordato che il nosocomio è stato sottoposto a due verifiche da parte dell'Ispettorato comunale isolano in merito all'applicazione del bilinguismo non evidenziando grosse violazioni. I rappresentanti dei nosocomi, erano presenti anche l'Ospedale ortopedico di Valdoltra e la Clinica per le malattie cardiovascolari Medicor non hanno rilevato particolari problemi nè per quanto concerne l'erogazione dell'indennità sul bilinguismo ai propri dipendenti nè reclami da parte di pazienti che lamentavano una scarsa conoscenza della lingua italiana da parte del personale sanitario. La mancanza di medici specialistici provenienti da questa'area è oramai cronica e questo comporta l'assunzione di dottori che provengono da altre zone della Slovenia o dalle repubbliche dell'ex Jugoslavia che non conoscono la lingua italiana e spesso anche i corsi di lingua non rappresentanto una soluzione.
Piena disponibilità a venire incontro alle strutture ospedaliere in tema di bilinguismo è stata espressa dal presidente della CAN Costiera Albeto Scheriani. "Abbiamo voluto questo incontro per spiegare quella che è la problematica del bilinguismo, per tenere alta l'attenzione perchè la lingua italiana è parte integrante di questo territorio. Sappiamo più o meno qual è la situazione negli ospedali, ma da parte dei responsabili abbiamo recepito la volontà di collaborare, che c'è la volontà di fare le cose anche in lingua italiana. Noi siamo a disposizione degli ospedali e delle loro dirigenze, se servirà qualche consulenza o altro, possiamo aiutare anche in questo ambito e soprattutto abbiamo rimarcato il fatto che noi siamo, come CAN Costiera, l'interlocutore con il Governo sloveno e attraverso l'esecutivo e i vari Ministeri possiamo portare avanti questo discorso e migliorare quello che già oggi abbiamo."
Nella delegazione guidata dal deputato italiano al Parlamento sloveno Felice Žiža, per lunghi anni anche direttore sanitario dell'Ospedale di Isola, erano presenti anche il segretario della Costiera e presidente della CAN di Pirano Andrea Bartole e la vicepresidente della Costiera e presidente della CAN di Ancarano Linda Rotter.
Al termine dell'incontro il deputato Felice Žiža ha ribadito che "tutti e tre gli ospedali si sono resi ampiamente disponibili per migliorare la collaborazione. Sostengono che comunque l'attuazione del bilinguismo sia ad un certo livello e che vada migliorata in collaborazione con quelli che sono i vertici della comunità nazionale italiana in Slovenia ma anche in collaborazione con tutti i nostri connazionali, che devono pretendere, entrando nei vari ospedali, di essere capiti in lingua italiana, di avere una comunicazione nella propria lingua. Poi c'è il discorso dei manifesti informativi, della tabellonistica, delle varie istruzioni che ci sono e che molto spesso sono solo in lingua slovena e che vanno assolutamente corretti. Va posta molta attenzione su questo aspetto perchè sono le cose che si vedono prima di tutto entrando in ospedale o al di fuori dell'ospedale. Il terzo punto sono i moduli bilingui che ad oggi, in tutti e tre gli ospedali, non esistono. Abbiamo portato l'esempio del modulo bilingue che è stato fatto dall'Ufficio finanziario di Capodistria, su insistenza della CAN Costiera e anche mia, questione che è andata avanti per un bel periodo, ma siamo riusciti a ottenere il modulo bilingue e anche la possibilità che i nostri connazionali, ma anche i cittadini italiani residenti all'estero comunichino esclusivamente in lingua italiana all'Ufficio fiscale di Capodistria. E questo, vorremmo che avenisse anche negli ospedali, nelle Case della Sanità ma anche in tutti gli altri uffici dell'amministrazione locale e uffici governativi che lavorano sul nostro territorio." (ld)