“Un doveroso omaggio alle vittime delle foibe e dell’esodo, una testimonianza di vicinanza e condivisione dei tragici fatti che hanno contraddistinto la nostra terra” con questo spirito la Comunità nazionale italiana, rappresentata dalle sue istituzioni ha deposto una corona di fiori nell’inghiottitoio di Surani o Villa Surani, abitato di poche case sulla strada che da Antignana porta a Pisino. In quella foiba nel 1943 e nel 1945 furono massacrate decine di persone e vi trovò la morte pure la giovane Norma Cossetto. “Abbiamo il dovere di ricordare e la necessità di spiegare” ha detto tra le altre cose il presidente dell’Assemblea dell’Unione Italiana, Paolo Demarin. “Lo dobbiamo fare non solo nel Giorno del Ricordo - ha detto Demarin- ma molto più spesso e bisogna farlo con progetti comuni, assieme agli esuli e al popolo di maggioranza; uno di questi potrebbe essere proprio la posa di un cippo, di una stele, di un monumento proprio qua, a Surani”. “Importante è parlarne affinché non accada più" si è sentito dire più volte ed “è importante parlarne specie ai giovani” ha affermato Sandro Vrancich, vice presidente del Consiglio della minoranza italiana della Regione Litoraneo - montana. “Mi sono trovato tante volte nei pressi di diverse foibe in tutta la regione istriana, esserlo qui oggi in forma ufficiale come rappresentante del Consiglio è stato e molto più toccante, più sentito , perciò una mia idea, un mio appello alle scuole, ai professori di storia è quello di portare i ragazzi in questi posti, raccontare loro i fatti accaduti, la tragedia avvenuta tanti anni fa. Credo che sicuramente che dopo una visita in simili luoghi sicuramente qualcosa resterà nel cuore e nella mente degli alunni e degli studenti delle nostre scuole” ha detto Vrancich, mentre il vice-presidente del Consiglio della minoranza della Regione istriana, Valmer Cusma ha sottolineato che “anche in memoria di queste vittime, la minoranza deve continuare a combattere per l’ affermazione della propria identità, lingua e cultura e contro la politica del ridimensionamento della componente italiana nel suo territorio d’ insediamento storico” . Da segnalare, infine, che alla cerimonia erano presenti pure il presidente della Giunta esecutiva dell’ UI, Marin Corva, la vice-presidente dell’ Assemblea Arianna Brajko Gall. nonché i presidenti delle Comunità degli Italiani di Visinada, Gallesano e Fiume.
Lionella Pausin Acquavita