Ancora un capovolgimento di fronte nella lunga saga giudiziaria relativa alla Comunità degli Italiani di Zara. Al momento il suo presidente è Igor Karuc, come stabilito dal Ministero croato della Giustizia e dell’Amministrazione. Della situazione presso il sodalizio in terra dalmata si è interessata anche la Diplomazia italiana.
La giustizia croata aveva dapprima convalidato l’elezione di Igor Karuc a presidente della Comunità degli Italiani di Zara nel 2017, poi aveva accolto il ricorso della presidente precedente Rina Villani. che quindi ritornava sulla poltrona che aveva occupato per anni. Nei giorni scorsi le redini del sodalizio sono passate nuovamente nelle mani di Igor Karuc, il cui ricorso è stato accolto dal Ministero croato della Giustizia e dell’Amministrazione. Tutti ricorsi su vizi di forma, elenchi dei soci contestati e irregolarità procedurali presunte o tali. A questo punto non si escludono altri ricorsi della controparte in causa. Per l’autorità croata dunque ora è Igor Karuc il legale rappresentante e di riflesso presidente, della Comunità di Zara che conta sui 320 soci. Viene così a cadere l’intenzione espressa di recente dai vertici dell’Unione Italiana di recarsi nella città dalmata per recuperare la chiave della sua sede in base a una procedura concordata con l’avvocato di fiducia dell’Unione Italiana e in accordo con i rappresentanti del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale della Repubblica Italiana, che si è interessato della vicenda. In data 9 novembre 2020, un gruppo di soci aveva inviato al Ministro Luigi di Maio una lettera manifestando la loro amarezza per la situazione di impasse nella comunità che ne ostacolava il funzionamento, sollecitando un intervento che spianasse la strada per un futuro migliore. Ora dopo le opportune verifiche, come dichiarato dal presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana Marin Corva, vengono creati i presupposti per il ripristino del sostegno istituzionale e finanziario alla Comunità zaratina. Il mandato di Igor Karuc scadrà nel 2021 quando i soci saranno chiamati a confermare o eleggere una nuova dirigenza. Nel tormentone, c’è però una nota stonata che solleva non poche perplessità nella dimensione minoritaria: Igor Karuc si dichiara di nazionalità croata, un fatto in collisione con le norme statutarie Però allo stesso tempo Karuc per esser socio effettivo della comunità ha sicuramente firmato la dichiarazione di essere di madre lingua e cultura italiana. Quindi si pone la questione della sua coerenza. Ci sembra che su questo punto l’Unione Italiana dovrebbe stabilire regole più precise.
Valmer Cusma