L'esecutivo ha dato luce verde alla assunzione di Marin Corva in qualità di presidente della Giunta esecutiva di Unione Italiana, seguendo la prassi adottata sin dal 1991 per tutti i presidenti di Giunta. Chiuso quindi il rapporto di lavoro dell’ex presidente della Giunta, Maurizio Tremul, che come da contratto percepirà lo stipendio ancora per un massimo di sei mesi. L’Unione Italiana, comunque, s’impegna a ricercare per lui un lavoro, presso le istituzioni della CNI, analogo a quello svolto da Tremul prima di assumere l’incarico.
La Giunta ha preso atto delle modifiche del piano di lavoro del Dramma Italiano, come proposto dal futuro direttore Giulio Settimo, che formalmente entrerà in carica a settembre. Per ora con lui nessun incontro ufficiale, ma una chiacchierata informale con il nuovo presidente della Giunta, Marin Corva, che si è detto ottimista. Nella vecchia giunta resta, comunque, il rammarico per il fatto che il sovraintendente dello del teatro Ivan de Zajc, Marin Blažević, non abbia sentito l'esigenza di consultarsi con l’Unione Italiana prima della nomina di Settimo.
I giuntini poi sono passati alla disamina del piano finanziario per il 2018. In sede di Comitato di coordinamento semaforo rosso, in attesa del progetto esecutivo, per l’asilo di Fiume. Per Maurizio Tremul, presente alla riunione per la prima volta nella nuova veste di presidente dell'Unione, quella di Trieste sarebbe stata una riunione molto positiva se non ci fosse stata la grande ingiustizia del Fondo promozione per le Comunità degli Italiani, che tradizionalmente veniva erogato con i finanziamenti provenienti dal Friuli Venezia Giulia. Per Tremul la presidente dell’UPT Cristina Benussi ed il Direttore generale Fabrizio Somma sapevano benissimo che con le modalità del loro bando toglievano l’Unione dal gioco. Si è trattato di un’azione nefasta – ha detto Tremul - con cui si è voluto entrare pesantemente nella campagna elettorale dell’Unione Italiana. La conseguenza - ha ribadito il presidente UI – è che adesso i connazionali non capiranno e daranno la colpa all’Unione.
Formalmente il Fondo promozione, che finanzia le spese di gestione delle Comunità deli Italiani, passa da 535.000 euro a 312.000. Il resto dei mezzi è stato reperito tagliando alla scuola la voce Miglioramento dell’offerta formativa. Nello specifico si andrà ad aumentare la voce destinata al Fondo di valorizzazione, che serve alle Comunità degli Italiani per pagare i dirigenti artistici. Il 25% di questa cifra, comunque, dovrà essere destinato dalle Comunità degli Italiani per pagare le bollettte, mentre le dodici Comunità che hanno aderito al bando dell’Università popolare di Trieste, secondo quanto stabilito dal Comitato di coordinamento, dovranno destinare a questo fine il 35% dell’importo ricevuto. L’Unione erogherà a queste CI solo la parte restante del Fondo promozione, mentre non è chiaro se per le comunità di Pisino e Spalato, che hanno ottenuto più di quanto avrebbero avuto grazie al Fondo promozione, verranno conseguentemente tagliati anche parte dei finanziamenti destinati alla copertura delle spese per i dirigenti artistici.
Quello che preoccupa, comunque, è che i soldi alle comunità potrebbero arrivare molto tardi. La convenzione con il Ministero degli esteri potrebbe venir firmata nei prossimi giorni, anche se si deve ancora attendere la luce verde della Regione Friuli Venezia Giulia. Se questa non dovesse arrivare per tempo tutto potrebbe slittare a settembre, mentre per vedere effettivamente erogata la somma ci sarebbero, comunque, ancora mesi di attesa.