Molti la danno come possibile vicesindaco italiano di Isola: Agnese Babič, a Il vaso di Pandora, ci ride su e dice che bisognerà attendere. I tempi non sono ancora maturi, la questione sarà all’ordine del giorno probabilmente solo il mese prossimo. Ne discuterà prima la Comunità autogestita comunale e poi la palla passerà nelle mani del sindaco.
Per lei sarà la prima esperienza in comune, anche se di politica locale ne mastica parecchia, visto che da anni si occupa delle attività culturali della Can isolana. Enzo Scotto di Minico, rappresenterà insieme a lei la minoranza italiana in Consiglio Comunale ed entrambi vorrebbero portare a termine alcune questioni che da tempo stanno a cuore alla minoranza. In quattro anni sperano di farcela. Quello del ripristino della toponomastica originaria e della riscoperta dei vecchi nomi di vie e località è uno dei crucci degli italiani rimasti. Nel 2019 dovrebbe concludersi un ambizioso progetto commissionato dalla comunità isolana: due volumi bilingui sulla storia di isola, gran parte dei quali dedicati alla toponomastica. Per la Babič sarà quella la base per discutere di questi argomenti anche in Consiglio comunale. Sarà questa una delle priorità del prossimo mandato, assieme a quella forse ancora più grande che è il Decreto sul bilinguismo. La Babič non dimentica, comunque, tutti gli altri problemi che attanagliano la città di Isola, dove i consiglieri della minoranza non mancheranno di dare il loro apporto.
Per il resto non è escluso nemmeno che i due consiglieri minoritari possano tornare alla carica per l’assegnazione di un premio cittadino a Nino Benvenuti. Il pugile isolano è stato recentemente premiato dalla minoranza, ma l’assegnazione di un riconoscimento cittadino al campione olimpico e mondiale era stato oggetto di discussione anche in questo mandato, ma poi il tutto si era arenato. Ora la Babič si ripromette almeno di verificare il perché. Durante la campagna elettorale il nuovo sindaco di Isola Danilo Markočič ha dichiarato ai nostri microfoni che personalmente non avrebbe nessun problema a premiare il noto personaggio sportivo notoriamente legato al mondo dell’esodo.
Per il resto la Babič, anche in qualità di coordinatore culturale delle attività della minoranza, auspica una proficua collaborazione con il comune. Il senso è quello di far uscire la comunità dalle sue quattro mura, accade con successo in estate, con molti eventi anche di carattere musicale e di offrire un programma che possa essere interessante per tutta la collettività, per promuovere in primo luogo la lingua e la cultura italiana. In questi anni Palazzo Manzioli ha dimostrato di aver aperto le sue porte a tutta la cittadinanza ed è diventato oramai un centro culturale del comune di Isola. L’idea sembra essere quella di proseguire su questa via.