Per la Comunità nazionale italiana, il 2022 è stato definito - a ragione- come anno elettorale. Più impegnativo per la parte che risiede in Slovenia che alle politiche di aprile sarà chiamata a votare per il seggio specifico alla Camera di stato e poi alle amministrative di autunno i rappresentanti CNI nei consigli municipali e a rinnovare quelli delle CAN comunali. Poi assieme alla componente che risiede in Croazia ci sarà il rinnovo dei vertici e dell’Assemblea dell’Unione italiana.
La data dell’indizione delle elezioni per l’Unione Italiana è ancora incerta, ma è probabile che si svolgeranno allo scadere naturale del mandato ovvero a metà luglio. Il dubbio è però giustificato da alcune proposte arrivate dalla penultima Assemblea UI che ne richiedevano una posticipazione a settembre, ma ci sono anche alcuni input esterni che le vorrebbero a fine maggio o inizio giugno. Situazione confermata dal presidente dell’Assemblea UI, Paolo Demarin che ricorda come l’ultima parola spetta al presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul. “Il presidente sicuramente vorrà consultarsi con il massimo organismo rappresentativo dell’UI per stabilire la data più giusta per questo importante appuntamento, che comunque viene regolato dallo Statuto e dagli atti interni nonché dalla Legge sulle associazioni”. Delle due riunioni assembleari previste a febbraio - ricorda ancora Demarin – ne è saltata una poiché molti consiglieri erano positivi, in quarantena o in isolamento ed ora è importante far svolgere quella di fine mese chiamata ad approvare -nei termini previsti dalla legge- i Bilanci consuntivi.
“Al di là di quelle che sono le opinioni dobbiamo tenere conto che ci sono dei vincoli molto chiari. Anch’io ritenevo fosse meglio anticiparle a primavere, altri le vorrebbero posticipare a settembre ma la nostra Costituzione è lo Statuto, ci sono le Leggi delle associazioni dei cittadini che ci danno delle indicazioni, c’è una prassi consolidata che noi abbiamo sempre portato avanti” afferma il presidente Maurizio Tremul e ricorda che per Statuto le elezioni vengono indette dal presidente UI sessanta giorni prima dello scadere del mandato. “Questo significa 60 giorni prima e dunque né prima, né dopo” dice il nostro interlocutore e ricorda: “Il mandato scade il 18 di luglio perché in quella data quattro anni fa la Commissione elettorale centrale ha emesso le delibere di elezione dei singoli consiglieri dell’Assemblea dell’ Unione Italiana e dei presidenti della Giunta e dell’ UI. Sessanta giorni prima vorrebbe dire 18 di maggio. Questi sono dei termini ai quali non possiamo derogare perché così dicono i nostri documenti fondamentali. Certamente si possono seguire altre strade, ma fino a quando abbiamo un documento che stabilisce la procedura lo voglio rispettare nel mio ruolo di presidente dell’Unione Italiana”.
Lionella Pausin Acquavita