Una riunione straordinaria della CAN di Isola, convocata come ci ha confermato il presidente Marko Gregorič per informare i consiglieri dell’iniziativa portata avanti dal Comune e dalla CAN che ieri hanno incontrato informalmente la preside dell’istituto “Dante Alighieri” Simona Angelini e tutti i membri del consiglio scolastico per chiedere che “la dirigente faccia un passo indietro rassegnando le proprie dimissioni; con l’impegno, però, che la stessa cosa venga fatta anche da tutti i rappresentanti del consiglio di istituto, affinché si chiuda questo capitolo e si ritorni ad un regolare funzionamento della scuola”.
Una risposta è attesa per questo mercoledì da tutte le parti in causa, visto che giovedì si terrà il prossimo consiglio di istituto. Poche, però, le speranze di Gregorič per quanto riguarda un esito positivo della trattativa, che il presidente della CAN ha detto deve essere intesa “come un tentativo da parte dei due cofondatori di trovare una soluzione quanto più rapida per voltare pagina”. Se la cosa non andrà in porto o non si troveranno altre vie, ha aggiunto Gregorič, “i due cofondatori pensano che si dovrà proseguire con l’espletamento completo della procedura di esonero della preside che deve, però, essere accompagnata dalla documentazione necessaria”. In questa occasione sono stati fugati anche i dubbi sollevati in una missiva dal rappresentate della CAN nel consiglio di istituto Egidio Krajcar rispetto alla linea tenuta nell’ultima riunione dall’altro esponente dell’istituzione Teura Raschini e sull’approccio da tenere in futuro.
Il consiglio ha discusso anche delle accuse di poca trasparenza mosse alla CAN da alcuni degli attori di questa storia e a detta di Gregorič su questo tema il consiglio si è espresso in modo compatto. “Io ho sempre detto che non è la politica che deve immischiarsi nell’ambito pedagogico e in quello inerente al consiglio di istituto”, ha spiegato il rappresentante della CAN, “ma con rammarico abbiamo constatato che invece sta succedendo il contrario e che parte del consiglio di istituto ci attacca. Su questo abbiamo fatto quadrato e diciamo che non ci stiamo a questi giochi per una questione di rispetto del ruolo delle istituzioni”.
Ora alla CAN “non resta altro che parlare con la preside ed il consiglio di istituto nel modo più sereno possibile per trovare una soluzione di compromesso, ma per fare questo bisogna essere in due”, ha concluso Marko Gregorič ribadendo che “quello che è chiaro è che la situazione è compromessa e che bisogna tornare ad un dialogo normale. La nostra proposta di dimissioni va verso questa direzione e, quindi, penso che potrebbe essere accettabile”.
Barbara Costamagna