Si sarebbe dovuta tenere nel mese di marzo, ma a causa di un prolungato periodo di interregno ai vertici della Comunità, l'assemblea della “Dante Alighieri” è stata convocata solamente oggi.
Ad indire la riunione il neopresidente Michele Fatigato, che ha esordito, sottolineando il fatto che l’articolo 24 dello statuto dell’associazione esclude l’obbligo di discutere i bilanci in assemblea (come fatto sino ad ora), difendendosi così dalle accuse che avrebbero potuto essere mosse alla dirigenza di aver depositato lo scorso marzo il bilancio all’Ajpes, senza l’approvazione dei soci. Responsabile del piano finanziario sarebbe, quindi, solo il direttivo e perciò, anche in questa prima riunione dell’era Fatigato sono state approvate la relazione del piano finanziario del 2023 e quella della variazione del bilancio preventivo da settembre a dicembre 2024, senza presentare alcun numero (come richiesto effettivamente da alcuni dei presenti), ma solo parlando di quella che Fatigato ha definito “la politica culturale della ‘Dante Alighieri’”.
Un programma quello approntato dalla squadra dell’architetto pugliese, che “vuole rappresentare uno stimolo anche per le altre Comunità”. Si intende, infatti, innovare la tradizione, con nuove e ambiziose progettualità. Il presidente ha, quindi, presentato con particolare fierezza, un progetto che la “Alighieri” svilupperà a partire dal mese di novembre incentrato su temi storici che spazieranno dall’antica Roma al trattato di Osimo. Molti gli appuntamenti previsti tra i quali quello fissato per il 27 aprile con il filosofo Massimo Cacciari ed una mostra nei primi mesi del 2025. Ad aprire la programmazione il prossimo 16 novembre Paolo Mieli, che sarà il protagonista di una serata organizzata a Palazzo Manzioli in collaborazione con il consolato generale italiano di Capodistria, l’ambasciata e l’UPT in occasione del settantesimo anniversario del memorandum di Londra. Il prossimo anno, ha aggiunto Fatigato, si prevede anche la visita di Gianni Rivera in occasione della festa dello sport.
Continueranno, però, anche le attività dei gruppi guidati da vecchi e nuovi mentori. In chiusura eletti il Comitato dei garanti e la Commissione Disciplinare.
Barbara Costamagna