Già negli anni scorsi qualche cerimonia si era svolta, organizzata da alcune Comunità degli Italiani; poi un anno fa’- ricordiamo- quella ufficiale a Dignano del Consiglio regionale della minoranza italiana, Consiglio che – attraverso la piattaforma multimediale Mosaico istriano- tornerà a riunirsi anche questa sera alle ore 18 con una celebrazione che vuole affrontare il tema degli italiani rimasti nella loro terra di origine dando voce ai letterati della CNI, al loro vissuto e al filo conduttore che li lega alla vicenda dell’ esodo e delle foibe.
Esattamente un’ora prima ovvero alle 17, e sempre in modalità online, si svolgerà l’ incontro congiunto organizzato dall’ Unione Italiana e dalla Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati con i presidenti Maurizio Tremul e Renzo Codarin ad intervenire per primi all’ evento intitolato “Giorno del Ricordo 2021: nuove generazioni, dal passato al futuro condiviso” .
Già ieri la presidenza dell’Assemblea dell’Unione italiana, con a capo Paolo Demarin, assieme agli esponenti dei Consigli della minoranza italiana delle Regioni Litoraneo- montana e istriana hanno deposto una corona di fiori alle vittime della foiba di Surani. Nell’occasione è stato proposto che proprio quell’inghiottitoio – dove fu uccisa pure la giovane Norma Cossetto - diventi il simbolo della tragedia delle foibe e dell’ esodo . Una volontà degli italiani rimasti che dovrà ora ottenere il beneplacito della Regione istriana e del popolo di maggioranza. Valmer Cusma, vice-presidente del Consiglio regionale della CNI non ha dubbi e dice: “C’ e’ spazio affinché un domani in Istria ci si ritrovi tutti, minoranza e maggioranza, di fronte ad una foiba come questa di Surani per confermare anche simbolicamente la riconciliazione ed il superamento dei traumi del passato senza però mai dimenticare le tragedie che hanno investito queste terre. Bisognerà però lavorare e impegnarci ancora, anche perché in questo momento mi sembra che manchi soprattutto la volontà politica a farlo”.
E se la politica locale non si smuove lo ha fatto qualche mese fa il Capo dello stato, Zoran Milanović. Intervenuto in occasione della Giornata della Regione istriana, ricorrenza che cade il 25 settembre e rievoca le decisioni di Pisino del 1943 con le quali si decise di unire l’ Istria al territorio della Croazia il presidente croato ha ricordato che regolarmente si omette di ricordare come in Istria vivevano decine di migliaia di italiani che decisero di abbandonare la propria terra. Un riferimento che pochi o meglio dire nessun presidente o personalità politica croata ha avuto il coraggio di fare. Ed e’anche perciò che in un giorno come questo va ricordata.
Lionella Pausin Acquavita