Sarà il presidente dell’Assemblea, Paolo Demarin ad occuparsi della stesura dell’accordo di collaborazione con la Comunità autogestita costiera della Nazionalità italiana. La decisione arriva dopo una formale richiesta avanzata dalla CAN Costiera che sarà rappresentata invece da Andrea Bartole. “Il nostro compito sarà quello di abbozzare un'intesa, che sarà successivamente dibattuta dai rispettivi organismi e che riguarderà in primo luogo la collaborazione politica e la questione della rappresentatività”, ha spiegato Demarin facendo capire che l’intento è quello di regolare ruoli e competenze, ma soprattutto unire le forze per essere politicamente più forti e incisivi. “Anche in passato ci sono stati diversi tentativi di arrivare a un documento di questo tipo e speriamo che questa sia la volta buona”, ha aggiunto Demarin.
Nel corso della seduta umaghese, tra le altre cose, la Giunta ha approvato: i bilanci 2022 del CRS e dell’EDIT, l’assunzione di un dipendente nell’organico amministrativo UI, il prolungamento fino a settembre del contratto del consulente per l’Istroveneto, la pianificazione integrativa delle attività e interventi delle Associazioni degli esuli. In questo contesto sottolineata la necessità di intensificare la collaborazione con la componente esodata anche in virtù dell’Accordo sulla rete culturale che l’UI ha sottoscritto con la Federazione delle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati. “Una collaborazione concreta pensando sì al passato comune, ricordando le vittime, i sacrifici, i danni ma nello stesso tempo individuando progetti comuni rivolti al futuro e coinvolgano i giovani e il mondo delle scuole”, ha affermato il presidente dell’esecutivo Marin Corva.
E le scuole sono state un altro argomento importante della riunione umaghese. Il punto sui preparativi dell’Assemblea tematica, programmata per il prossimo autunno, ha fatto emergere potenzialità ma anche i grossi punti di criticità del sistema scolastico minoritario. “L’ultima assemblea tematica si è svolta nel 2012, la società e la scuola sono mondi vivi e in evoluzione, è cambiata la società ed è cambiata la scuola e siamo cambiati pure noi” ha detto la responsabile del settore Patrizia Pitacco che ha aggiunto: “C’è stata questa mazzata del Covid, ma a parte la pandemia abbiamo bisogno di riflettere un attimo, capire dove siamo e anche chi siamo, ma soprattutto dove vogliamo andare”. (lpa)
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