Ad Isola la locale Comunità Autogestita della Nazionalità ha tenuto una , richiesta da 4 membri del consiglio, per parlare della situazione all'interno dell'Istituto scolastico "Dante Alighieri", la cui preside Simona Angelini è sospettata di essersi macchiata di irregolarità e mobbing.
Accuse gravissime, raccolte in una lettera prima anonima e poi firmata, che sono state in parte presentate durante l'incontro dalla presidente del Consiglio d'istituto Evelin Kolarec Radovac, che non ha mancato in questa occasione di attaccare anche la CAN e i suoi due rappresentanti in consiglio. "Tutti dobbiamo prenderci le responsabilità del ruolo che ricopriamo e portarla avanti", ha detto la Kolarec, "e la CAN è stata in qualche modo mancante in questi mesi".
Rispetto all'invito rivolto dalla preside al consiglio di istituto, anche in questa occasione, di esonerarla nel caso la sua maggioranza la ritenga inadeguata, la Kolarec ha giustificato così il mancato intervento dell'organo da lei presieduto: "Il consiglio per ora non l'ha fatto perché noi non avevamo ancora ricevuto un parere legale che ci desse supporto. Ora che ce l'abbiamo con il prossimo consiglio senz'altro si inizierà tutta la procedura relativa all'esonero".
La preside Simona Angelini, parlando con i media, ha voluto per prima cosa esprimere la sua "disponibilità al dialogo": "Se ci sono problemi siete gentilmente invitati venire a scuola; ne parliamo assieme". Ha poi voluto ribadire l'invito al consiglio di istituto "a cercare i motivi per i quali" sollevarla "dall'incarico". Da parte sua, infatti, "fin quando tutte le procedure non saranno terminate non ci sarà alcuna decisione" rispetto a sue dimissioni.
"Si tratta di una situazione confusa", ha commentato a margine dell'incontro il presidente della CAN di Isola Marko Gregorič, "e per questo bisogna stare attenti a quello che si fa ed a quello che si dice sia internamente sia che pubblicamente. In sintonia con l'altro co-fondatore, il Comune, ribadiamo che sia noi sia il comune non abbiamo competenze dirette su queste problematiche. L'unico organo competente per prendere una decisione è il consiglio d'istituto. Sarebbe in ogni caso opportuno aspettare che le indagini vengano portate a compimento e poi solo dopo valutare il da farsi a partire da quella che sarà la documentazione definitiva. Naturalmente questo comporta tempi lunghi, ma queste sono le regole del gioco in uno stato stato di diritto".
Un procedimento in corso da settembre che ha visto un'escalation in questi giorni con l'intervento dei mass-media. "Personalmente non mi spiego questa accelerazione", ha commentato Gregorič, "alla fine ha solo fatto ulteriori danni alla scuola perché ha messo in agitazione ancora di più la piazza. Ribadisco, che in questo clima, è necessario stare ancora più attenti alle dichiarazioni che si fanno per non rendere la situazione a scuola ancora più insostenibile".
Una situazione che secondo la Kolarec la CAN ha cercato in qualche modo di "insabbiare". "Io non ho seguito le indagini nello specifico, anche se i nostri due rappresentati in questi mesi hanno raccolto tutta la documentazione che si sta producendo", ha risposto Gregorič, "le indagini non sono concluse e noi potremmo fare anche una riunione alla settimana e seguire tutto passo per passo, ma non so quale senso avrebbe. Non ci resta che aspettare che la documentazione prodotta sia completa e poi sulla base di questo dovrà essere il consiglio d'istituto a prendere una decisione".
"Temo, però", ha concluso con una certa amarezza il presidente, "che l'ingresso della politica in questa questione non farà del bene".
Barbara Costamagna