. Ad annunciarlo ai nostri microfoni il presidente dell'Unione italiana, Maurizio Tremul, che proprio in questi giorni si è aggiudicata i diritti cinematografici per i due paesi di residenza della Comunità Nazionale Italiana.
"Sono stato invitato come Unione Italiana alla prima proiezione del film al festival del Cinema di Venezia e poi all'anteprima mondiale a Roma", spiega Maurizio Tremul, "e credo che sia giusto offrire ai nostri connazionali e al pubblico sloveno e croato la possibilità di poter vedere il film".
L'Unione italiana ha quindi, preso contatti con la Venice film production e con il produttore Alessandro Centenaro, inserendo a bilancio i diritti per la sua proiezione in Slovenia e Croazia per il 2019, anche se l'intenzione è di prolungarli anche per il 2020 . "Si tratterà di proiezioni su invito, perché il film per ora è solo in italiano e non ha sottotitoli", specifica Tremul.
Le prime due proiezioni, in concomitanza alle celebrazioni in occasione della Giornata del ricordo, si terranno il 22 e 23 febbraio al Cinema Odeon di Isola.
"Si tratterà della prima proiezione in assoluto sul nostro territorio d'insediamento storico ed il 22 ci sarà sicuramente il produttore", ci anticipa il presidente dell'Unione italiana, "ci dovrebbero essere anche il regista e qualcuno degli attori. Inviteremo personalità locali e internazionali e ci sarà un momento di discussione sul film che vedrà la partecipazione del pubblico. Non sarà quindi una semplice proiezione e l'entrata sia il 22 sia il 23 febbraio sarà gratuita, sicuramente almeno per i nostri connazionali".
Si tratta di un progetto che è stato presentato sulla Legge 73/2001 per il 2019 e l'Assemblea UI ha già approvato su proposta della Giunta esecutiva un primo stanziamento. La proiezione di "Red Land" rientra, quindi, a pieno titolo nell'ambito dei progetti che godono del sostegno che lo Stato italiano fornisce alla Comunità Nazionale Italiana.
Una scelta, quella di proiettarlo anche in Slovenia e Croazia, che non mancherà di sollevare polemiche.
"Immagino che potranno esserci delle polemiche", ammette Maurizio Tremul, "Noi, però, non intendiamo fare alcun uso strumentale del film. Il film ha delle scene molto crude però racconta un dramma che effettivamente è avvenuto ed è stato compiuto sostanzialmente da criminali. Non c'è uno spirito di ideologico che anima l'opera, che è invece molto equilibrata nel raccontare le violenze di tutti contro tutti. Se ci saranno polemiche, quindi, le affronteremo, ribadendo che da parte nostra non c'è nessun intendimento politico ma solo la volontà di far conoscere la realtà di questi territori".
Barbara Costamagna