Un incontro positivo e utile per evidenziare le problematiche che riguardano il rispetto del bilinguismo da parte degli operatori sanitari che sono quotidianamente a contatto con i pazienti anche di nazionalità italiana spesso in età avanzata che si esprimono esclusivamente in italiano o in dialetto istroveneto. Spesso il dialogo con il medico curante diventa difficoltoso anche a causa della barriera linguistica, ma ci sono anche altri aspetti che riguardano il bilinguismo che sono stati posti in primo piano dal presidente della CAN Costiera Alberto Scheriani. "Abbiamo evidenziato il problema della modulistica, che deve essere bilingue e che purtroppo non lo è, abbiamo evidenziato il problema delle scritte e delle tabelle che devono essere scritte in entrambe le lingue e spesso non lo sono e abbiamo evidenziato il problema della lingua parlata con i medici e le infermiere, che purtroppo anche per la difficoltà di trovare personale medico qualificato bilingue sul territorio spesso, questo non avviene. Questo è un problema serio."
I direttori dei Poliambulatori di Isola Evgenij Komljanec, di Pirano Matjaž Krajnc e la vicedirettrice di Capodistria e Ancarano Vesna Kosmina Novak hanno ribadito la volontà di fare la propria parte e allo stesso tempo hanno evidenziato le difficoltà ad ottemperare a tutti gli obblighi che riguardano il rispetto del bilinguismo. I mezzi sono insufficenti, ha rilevato Komljanec che ha presentato il caso specifico della Casa di sanità isolana, che spende per il bilinguismo 76 mila euro all'anno mentre l'Ente per l'assicurazione sanitaria ne destina 27 mila. Ogni anno viene così registrato un deficit di 50 mila euro per quanto riguarda solo l'aggiunta sul bilinguismo, tenendo con che tranne un dipendente che riceve il 6 percento, tutti gli altri sono al livello minimo del 3 percento. A Pirano ad esempio ai 75 dipendenti vengono corriposti 12 mila euro all'anno per l'indennità sul bilinguismo, migliore la situazione a Capodistria dove per circa 260 dipendenti l'Ente per l'assicurazione sanitaria eroga circa 140 mila euro. Pochi o quasi inesistenti i finanziamenti prvenienti dai comuni, enti fondatori delle Case della sanità.
La CAN Costiera intende farsi promotrice e intercedere presso le istituzioni competenti per individuare risorse aggiuntive. Il deputato italiano alla Camera di stato Felice Žiža che ha sollecitato l'incontro ha sottolineato che "uno dei problemi è il pagamento dell'indennizzo per il bilinguismo, sia per i medici e sia per le infermiere, per i quali la Casa della sanità non ottiene il pagamento completo da parte dell'Assicurazione sanitaria; intervenire quindi presso l'Assicurazione sanitaria slovena assieme al Ministero della sanità e all'Ufficio governativo per le nazionalità."
Žiža ha annunciato per il prossimo 22 giugno un incontro allargato tra Costiera, deputato e i direttori dell'Ospedale generale di Isola, l'Ospedale ortopedico di Valdoltra e la Medicor per parlare sempre dell'attuazione del bilinguismo. (ld)