Una delibera, quella del comitato dei programmi radio e televisivi della Comunità Nazionale Italiana, che è giunta dopo una lunga discussione tra i membri del consiglio e il direttore generale della RTV Slovenia Igor Kadunc, che, per motivi finanziari, ha proposto di cancellare dal piano dei programmi del 2019 il secondo notiziario di TV Capodistria nel fine settimana. Un modo, secondo lui, di diminuire i costi che ha sollevato, però, le resistenze sia della dirigenza sia del collettivo dei giornalisti di TV Capodistria che temono un ridimensionamento dell'ampiezza dei loro programmi.
Al fine di trovare una mediazione da Capodistria si è proposto lo spostamento dell'orario del notiziario serale di TV Capodistria alle 21, e il taglio di due appuntamenti di approfondimento settimanale a favore del mantenimento di uno spazio nel week end dedicato a i temi della CNI.
Un compromesso, che allo stato attuale, lascia scontenti tutti e che difficilmente potrà passare al vaglio del consiglio di programma a Lubiana, dove si prospetta per quanto riguarda il prossimo anno una situazione di stallo con il varo di un piano di programma che se resterà invariato non avrà l'appoggio del consiglio dei programmi della CNI.
Uno scenario non inedito per Radio e TV Capodistria, che come è stato ribadito, sono quelle che non solo a livello di centro regionale hanno probabilmente pagato il prezzo più alto in questi ultimi anni.
Critica la situazione anche a Radio Capodistria, che quest'anno è stato ricordato festeggiare il suo settantesimo, ma di anno in anno si sta aggravando l'emorragia di personale. Richiesto, quindi, almeno il mantenimento del numero dei lavoratori preventivati per l'anno 2018.