Foto: Radio Capodistria
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Una giornata festiva quella prescelta per il confronto poiché il 26 dicembre oltre che Santo Stefano - in Slovenia- si celebra la Giornata dell’indipendenza e dell’unità ha ricordato all’inizio Luka Juri, rammaricato per l’ assenza del deputato Felice Žiža, che ha declinato l’invito a partecipare a questo confronto che prometteva di chiarire le posizione e spianare le divergenze tra il parlamentare e il presidente dell’ Unione italiana Maurizio Tremul. Quest’ultimo invece ha risposto alle domande spiegando ancora una volta che il suo recente comunicato non era indirizzato all’intesa Žiža-Janša bensì ad alcune scelte del deputato CNI. “Mi sono dissociato da alcune scelte che hanno provocato dure polemiche nei confronti della minoranza” ha detto Tremul che ha definito il documento secretato e carente di iniziative volte a tutto il territorio.”Nessuna provocazione, ho soltanto voluto esprimere la mia opinione, fare un ragionamento ponderato che può essere condiviso o meno ma che in politica è giusto fare” ha detto ancora il presidente dell’Unione italiana che ha quindi illustrato la sua visione di unitarietà della minoranza e soggettività dell’UI, indicando alcuni progetti strategici portati avanti in Slovenia, anche con la collaborazione della CAN Costiera. Tra questi l’incubatore creativo, il recupero di palazzo Gravisi e la creazione del centro multimediale della CNI. Dagli interventi del dibattito oltre che a quello di Giuseppe De Stena, che ha ringraziato Tremul per il supporto fornito nella battaglia per il riconoscimento del diritto all’uso della lingua italiana ai cittadini italiani, da segnalare pure quello di Franco Juri che ha definito problematiche dal punto di vista della democrazia parlamentare alcune assenze dei deputati delle minoranze italiana e ungherese nel momento del voto su questioni importanti. “Una scelta che svilisce i seggi specifici e che induce a pensare che si tratta di due posti sprecati” ha detto Juri invitando tutti a riflettere su questo -per lui- punto cruciale.

Lionella Pausin Acquavita