Rinviate a data da definirsi tutte le iniziative promosse dall'Unione Italiana e che coinvolgono scuole, Comunità degli italiani e altre istituzioni minoritarie. "Seguiamo i suggerimenti delle autorità e in questi casi la prudenza non è mai troppa", ha affermato il presidente della Giunta esecutiva, Marin Corva, che precisa: "L'Unione Italiana è chiusa per le parti ma il nostro lavoro amministrativo, di contabilità e quant'altro prosegue perché non tutto può essere bloccato; la nostra indicazione alle istituzioni della minoranza è di sospendere sia le attività regolari sia le altre eventuali manifestazioni in calendario".
A Fiume ci hanno detto che le riunioni dell'esecutivo - una era programmata domani - e quelle dei vari attivi consultivi che si sarebbero dovute tenere in settimana, come ad esempio quello dei giovani, si svolgeranno per via telematica. "Prevenzione e salute" la parola d'ordine, dunque, nell'ufficio fiumano dell'UI dove non si nasconde una certa preoccupazione sulla possibilità di recupero delle varie iniziative destinate in primo luogo alle scuole come aggiornamenti, gare sportive e altre manifestazioni. "Stiamo posticipando tutto se si può, non è facile visto il grande numero di persone coinvolte nelle varie organizzazioni ma cosa dire, ci daremo da fare quando l'emergenza sarà superata poiché per il momento l'imperativo è comportarsi in modo adeguato per prevenire gli eventuali contagi", ha detto ancora Marin Corva.
A Palazzo Modello comunque alcune attività continuano e sono quelle della Comunità degli Italiani di Fiume. Moreno Vrancich, presidente dell'Assemblea del sodalizio fiumano, ha raccontato che si sta seguendo la situazione che potrebbe cambiare di ora in ora. "Per il momento nel capoluogo quarnerino e nella Regione Litoraneo montana non sono ancora scattate le ordinanze adottate in Istria e dunque noi non abbiamo sospeso le regolari attività anche perché chi le pratica si frequenta ormai da settimane", ci ha detto Vrancich facendo capire che bloccarle potrebbe essere un segnale delle gravità del momento ma non più un freno all'espandersi del virus.
Le Comunità degli Italiani della Regione Istriana, almeno quelle contattate, si attengono - come ci ha confermato Lara Musizza di Parenzo - alla delibera della Protezione civile che ha suggerito la sospensione di tutte le attività, manifestazioni e assembramenti. Indicazioni accolte anche da Visinada, Momiano, Crassizza e Umago.
"La nostra ultima manifestazione è stata quella del 5 marzo per celebrare la Giornata internazionale della donna, il giorno successivo abbiamo deciso di interrompere tutte le attività", ci ha detto Antonella Degrassi, segretaria del sodalizio umaghese ed ha aggiunto: "Una decisione sofferta che in tanti hanno criticato perché da noi si inizia alla mattina con la ricreazione e l'aerobica per i meno giovani e si prosegue nell'arco di tutta la giornata con i gruppi di ballo, le filodrammatiche il coro e altro ancora". Umago è il municipio croato che anche a livello nazionale ha adottato le misure più rigorose: chiusura degli sportelli dell'amministrazione cittadina per le parti, di teatro, cinema e di altri luoghi pubblici. "Possiamo dire che come CI abbiamo addirittura anticipato le indicazioni delle autorità locali perché consapevoli che nel nostro piccolo siamo espressione di quest'area di confine, transfrontaliera con dirigenti artistici ma anche attivisti che arrivano dall'Italia o Slovenia, con ragazzini che partecipano ai vari gruppi e provengono da altre realtà e da varie scuole del territorio e dunque per evitare problemi di qualsiasi tipo, abbiamo deciso di chiudere la sede", ha affermato Antonella Degrassi che ha raccontato di lavorare a domicilio. "Sono collegata a telefoni e computer della Comunità e dunque a disposizione per le eventuali emergenze mentre l'impegno è concentrato al dopo Pasqua visto che fino allora sarà in vigore l'ordinanza comunale", rileva la segretaria della Comunità di Umago che conclude: "Quest'anno salta dunque anche la nostra tradizionale festa di Pasquetta a San Pellegrino ma con la speranza che questo brutto momento passi la rifaremo in tempi migliori".
Tutto fermo fino al 14 aprile pure alla Comunità degli Italiani di Pola ci informa la sua presidente Tamara Brussich che invita i connazionali che ne hanno bisogno di contattare la segreteria telefonicamente o per posta elettronica. "Sospese" - ci dice - "anche le prove dei gruppi della SAC “Lino Mariani” mentre il bar del sodalizio rimane aperto ma non organizza eventi, concerti e altri incontri".
Lionella Pausin Acquavita