Prosegue la didattica a distanza nelle scuole elementari e medie in Slovenia. Il Governo sta pensando ad un graduale ritorno a scuola in base al quadro epidemiologico nelle singole regioni statistiche. I primi a poter rientrare potrebbero essere gli alunni del primo triennio della scuola dell'obbligo della Costiero carsica e della Carniola interna. L'esecutivo ne discuterà in settimana. Sono impazienti di rientrare in classe anche gli studenti e i docenti delle scuole medie, come confermato a Glocal, la preside del Ginnasio Antonio Sema di Pirano, Aleksandra Rogič.
"Spero che il rientro avvenga quanto prima, anche se so che forse questo non è il momento più adatto vista la situazione. Devo dire che noi siamo oramai stufi di lavorare a distanza. Le cose procedono ma non è questa la scuola, non è questo che desideriamo offire ai ragazzi ed è per questo che soffriamo di questa situazione. Anche se, diciamo, i contenuti vengono trasmessi, ci impegniamo tanto anzi devo lodare i docenti e gli studenti perché si stanno impegnando davvero tanto. La didattica a distanza procede bene, ma, come detto, non è questa la scuola, perché la scuola è fatta di relazioni, di incontri, c'è tutta una dimensione che viene a mancare e per questo bisogna tornare quanto prima. Forse dovremmo anche fare dei compromessi e adattarci un po' di più perché credo che tanti saranno d'accordo con me, che la scuola è una delle istituzioni fondamentali che ormai da troppo tempo non funziona come dovrebbe. Io credo che forse un modo per risolvere in parte la questione, sarebbe quella di procedere ad un'apertura mirata tra regioni ovvero nelle zone in cui la situazione epidemiologica è migliore oppure prima le scuole che possono garantire condizioni migliori per quanto riguarda la tutela della salute perché non siamo tutti sullo stesso piano, però ormai siamo tutti chiusi da troppo tempo. Abbiamo chiuso forse troppo presto non pensando di dover rimanere poi a casa tanto tempo. Per esempio le scuole piccole che hanno abbastanza spazio e pochi alunni forse potrebbero riaprire, oppure le scuole grandi almeno in parte, oppure si potrebbe riaprire a secondo delle regioni. Comunque bisogna fare un passo avanti perché se aspettiamo di tornare in tutta sicurezza noi rischiamo di non tornare più quest'anno, di tornare appena primavera inoltrata e credo che questo non sia sostenibile." (ld)