"Poesia della memoria e della nostalgia, sostenuta da tecnica apprezzabile". È con questa motivazione che la giuria letteraria di Istria Nobilissima 2021 ha assegnato il primo premio per la poesia in lingua italiana alla raccolta "Versi confinanti" di Mario Simonovich, giornalista di Fiume davvero molto noto negli ambienti della nostra minoranza, già alla guida di "Panorama" e della "Voce del Popolo", oltre che scrittore 'occasionale', visto che si è misurato (e con successo) anche con la narrativa. Adesso porta allo scoperto la sua passione per la parola poetica.
"Era ed è una passione segreta, rimasta un po' confinata, quasi come questi versi, per lunghi anni. Ho dato la preferenza - diciamo così - alla prosa, forse involontariamente, sul filo anche di una professione che mi ha indotto ad esprimermi sostanzialmente in prosa. Per cui la poesia è venuta un po' dopo. Sembrerà assurdo ma è stata una sorpresa anche per me: letto e riletto quello che avevo scritto, mi sono detto che be', insomma, poteva anche andar bene, dai ... ".
Mario Simonovich è stato premiato più volte sul palco di Istria Nobilissima, come giornalista e anche come narratore, e non si contano le edizioni del concorso promosso dall'Unione italiana e dall'Università popolare di Trieste che ha seguito come cronista. Istria Nobilissima, con le sue cerimone annuali, dice Simonovich, è molto di più che una tradizione.
"In realtà penso che Istria Nobilissima siamo noi. Nel senso che confermiamo attraverso questa manifestazione che va avanti da tanti anni - dal 1967 -, confermiamo di essere presenti, di essere parte di questa terra, di essere profondamente radicati in questa terra, e al contempo culturalmente e idealmente legati alla nostra nazione madre. Per cui sono molto contento di questo riconoscimento, e lo sono anche per gli altri vincitori; vuol dire che siamo ancora qui, che siamo vivi e cerchiamo di adoperarci. E non è facile, dati i tempi che corrono".
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