Canzoni, balli, brevi storie e una speciale "premiazione": una mattinata un po' diversa dal solito per i giovani alunni della Scuola Elementare Pier Paolo Vergerio il Vecchio di Capodistria. Davanti alla preside ed alle maestre dell'istituto, dopo i momenti istituzionali, con gli inni sloveno, italiano ed europeo, i bambini hanno allestito uno spettacolo raccontando storie, ballando, cantando, supportati da contributi video ed ovviamente dall'allegra complicità delle insegnanti.

Il tutto era incentrato sul Natale, quindi non sono mancati gli alberi, i costumi da babbo natale e da elfi ma anche quelli da mago e da strega in una delle scenette interpretate magistralmente da alcuni dei ragazzini.

Fino all'omaggio a Kristjan Knez e Roberta Vincoletto che qualche settimana fa hanno accompagnato gli alunni della Vergerio a conoscere alcuni luoghi e palazzi storici della città di Capodistria, che festeggia i propri 1500 anni di storia.

In particolare, al direttore del Centro italiano di cultura Carlo Combi è stato consegnato un disegno realizzato dagli alunni stessi rappresentante lo stemma della famiglia Vergerio ed una bottiglia d'olio della scuola di Crevatini. Knez ha evidenziato le doti artistiche dei giovani studenti ed ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra le istituzioni culturali e le stesse scuole del territorio, anche appunto con iniziative tese a far conoscere il patrimonio locale, come la recente visita in cui lui stesso ha fatto da guida, in cui, ha ancora aggiunto, ha notato l'interesse dei ragazzi e la loro voglia di scoperta.

Alla presidente della Comunità Autogestita della Nazionalità italiana di Capodistria, oltre all'olio è stato regalato anche lo stemma della città, il sole giallo su sfondo azzurro, sempre realizzato dagli alunni della Vergerio. Roberta Vincoletto si è sentita onorata da questo omaggio, come lei stessa ha affermato: "Per me è stato veramente un piacere, un onore essere qui con i bambini per lo spettacolo meraviglioso che ci hanno preparato. È veramente una grande soddisfazione. Avevamo accettato questa sfida delle giornate a tema 1500 con grande entusiasmo, però, rendendoci conto che non è sempre facile portare a dei bambini così piccoli un messaggio ed abbiamo visto che è arrivato. Conoscono, diciamo così, le cose essenziali sulla storia dei Capodistria e a noi fa molto piacere".

Davide Fifaco