
È giunta a termine la terza edizione del progetto ideato e diretto da Lorena Matic e prodotto dall'Associazione culturale Opera Viva che ha messo al centro la creatività dei giovani, l’impresa d’eccellenza e la promozione della cultura, coinvolgendo studenti provenienti da Slovenia e Italia. A Palazzo Gravisi Buttorai è stato fatto un resoconto del lavoro svolto in collaborazione con la storica azienda Modiano: oltre alla proiezione del cortometraggio dedicato al progetto, sono stati presentati i nuovi giochi per l’infanzia e il catalogo trilingue dedicato all’iniziativa.

Le attività hanno coinvolto tre istituti scolastici: il Liceo artistico Max Fabiani di Gorizia, la Scuola media Pietro Coppo di Isola e il Ginnasio Gian Rinaldo Carli di Capodistria. Tre scuole, tre compiti diversi, come ci ha spiegato Lorena Matic.
“Abbiamo creato quest'anno, grazie alla Modiano, un nuovo mazzo di carte da gioco dedicato alle personalità della cultura a cui sono dedicati i teatri e i musei in Friuli Venezia Giulia. Allo stesso tempo, con lo scarto di produzione, abbiamo stimolato due indirizzi completamente diversi: un liceo artistico con indirizzo di architettura e ambiente che ha dovuto progettare degli oggetti di design e la Scuola Media Pietro Coppo di Isola con gli educatori prescolari, l'indirizzo professionale, che invece hanno progettato giochi per l'infanzia. Quindi due strade completamente diverse che hanno dato nuova vita a ciò che andrebbe buttato. Poi abbiamo coinvolto il Ginnasio Gian Rinaldo Carli all'interno del video, perché il cortometraggio è entrato proprio con l'occhio della telecamera all'interno dei laboratori scolastici e nella Modiano per vedere com’è stato prodotto il mazzo di carte, però al Carli abbiamo voluto individuare dei ragazzi che ci facessero un po’ da Cicerone sui personaggi che ritroviamo sulle carte.”

La partecipazione delle scuole è stata un punto di forza del progetto che ha contribuito attivamente alle varie fasi dell'iniziativa, dimostrando come la collaborazione tra istituti scolastici possa generare risultati innovativi e di grande impatto culturale. Abbiamo avuto occasione di parlare con due studentesse della Coppo, Eva e Gaja, che hanno partecipato al progetto e ci hanno raccontato cos’hanno prodotto con gli scarti di produzione.
“Noi abbiamo fatto una giostra per i bambini prescolari che vengono a giocare da noi, utilizzando gli scarti delle carte della Modiano. Abbiamo deciso di creare una giostra perché abbiamo visto i cavalli, e la professoressa Fulvia Grbac ci ha detto di essere creative e di fare qualcosa di divertente. Abbiamo lavorato in gruppo, ci siamo divertiti anche perché potevamo decidere noi cosa fare, altri compagni hanno fatto delle corone, delle maschere e anche un castello”.
"Le Mani d’Oro" si conferma così un progetto innovativo che coniuga arte, educazione e sostenibilità, lasciando un segno tangibile nella formazione dei giovani partecipanti.
B.Z.