Le soluzioni grafiche addotte con le nuove carte d’identità slovene hanno posto in secondo piano l’importanza della lingua italiana, lo si è dedotto dalle conclusioni leggendo la risposta che ci è stata fornita dal Ministero degli Interni. Nelle nuove carte d’identità, rilasciate nei comuni bilingui, i caratteri nell’intestazione in italiano risultano più piccoli di quelli in sloveno e l’italiano compare solo dopo l’inglese. Nei territori nazionalmente misti anche l’italiano e l’ungherese sono considerate lingue ufficiali. Le novità introdotte dal nuovo regolamento sull'emissione delle carte d’identità però vanno a declassare dal punto visivo o, meglio, grafico, l’importanza delle lingue delle comunità nazionali. La scelta dell’ordine d’apparizione delle lingue, secondo il Ministero, è stata presa per uniformare i moduli e non per ridurre l’importanza della lingua italiana o ungherese, intese come lingue ufficiali nei comuni dove risiedono le due comunità nazionali autoctone. Questa decisone ha scatenato l’indignazione della Can costiera.
Alberto Scheriani, Presidente della Can costiera ha ribadito che le Carte d’identità non vanno assolutamente bene “Il Ministero degli interni, colui che ha emesso il documento, ha commesso un grosso sbaglio. Inizialmente perché non ci ha mai informato delle intenzioni e di come queste carte d’identità dovevano poi vedere la luce, e in secondo luogo l’errore è stato di tipo linguistico, la nostra lingua sul territorio è la lingua ufficiale del territorio e quindi non può essere subordinata a nessuna altra lingua e come terzo errore, posso dire che la decisone di non aver fatto le cose in armonia con la legge, quindi avvertire la Can costiera, chiedere il parere alla costiera non rispetta la legge la quale dice che quando affrontiamo del materiale che riguarda la Comunità nazionale italiana e magiara deve avere il nostro consenso e parere”.
Ma quali saranno i futuri passi che avete intenzione di intraprendere?
Alberto Scheriani: “Quando i nostri connazionali ci hanno esposto questo problema noi siamo immediatamente intervenuti. La Can costiera ha inviato una lettera direttamente al Ministro Poklukar, denunciando questa problematica e richiamandolo all’ordine nel senso che venga riparato questo sbaglio. Non abbiamo ancora ricevuto risposta e mi attendo che in tempi ragionevolmente brevi questa risposta ci venga inviata e poi in base a quanto ci verrà detto decideremo come agire. L’obiettivo è quello di avere le carte d’identità come erano fino ad ora”.
Marin Corva, Presidente della Giunta esecutiva dell'Unione Italiana ha invece spiegato che pure in Croazia la situazione è simile. “Reputo che sia una cosa alquanto ingiusta, considerato il fatto della presenza secolare della comunità italiana in questi territori. Mi rendo conto che lo stato guarda alla questione a livello nazionale e non regionale, però sicuramente dovremo intervenire nei confronti dello stato per cercare di far capire quanto sia importante per i nostri connazionali questo aspetto. Anche in Croazia nelle carte d’identità appare prima il croato e poi l’inglese, bisogna optare per una carta d’identità trilingue dove l’italiano è la terza lingua; la dimensione delle lettere è identica ma nella parte alta però quella in croato è in grossetto mentre le altre due non lo sono. Dobbiamo insomma agire sui ministeri preposti per sensibilizzare quanto è importante per la nostra comunità, poter avere documenti bilingui con la scritta in italiano di eguale grandezza a quella slovena e croata e che effettivamente i documenti siano bilingui e non come nel nostro caso trilingui. L’Unione reagirà, mi sto coordinando con il collega Tremul sulla questione ma intendo pure avvisare la nostra Assemblea che bisognerà fare delle azioni in questo senso”.
Felice Žiža, deputato al seggio specifico della repubblica di Slovenia ha invece detto che le carte d’identità sono irregolari “Non rispettano la legge sull’uso della lingua slovena e nemmeno l’articolo 11 della Costituzione che parla delle due lingue minoritarie, quella italiana e ungherese che sono ufficiali e paritetiche sul territorio. In base alla normativa la scritta italiana deve seguire quella slovena e deve avere gli stessi caratteri a quelli della lingua slovena, cosa che non è prevista per le lingue stranieri come l’inglese. Insomma, la lingua italiana deve essere paritetica a quella slovena. Quindi non va assolutamente bene, pure io ho scritto una lettera al Ministro degli Interni, come la Can costiera, richiamandolo a sospendere la stampa delle carte d’identità e di adeguarsi alla legge. Se le nostre richieste non verranno accolte ci appelleremo alla Corte costituzionale, nonostante l’iter potrebbe rivelarsi lungo e con un esito incerto”, ci ha spiegato il parlamentare al seggio specifico.
Maurizio Tremul, Presidente dell’Unione Italiana ci ha detto che dovrebbe essere tutto uniforme e che lo dice la stessa costituzione. “Mi sembra strano che già a suo tempo non ci sia stata una discussione politica ed un intervento politico su questa questione. La costituzione, la legge, lo stato di diritto vanno rispettati, il bilinguismo non si fa mettendo una lingua con i caratteri più grandi e un'altra con quelli più piccoli. Il bilinguismo vero è quando ogni scritta ha gli stessi caratteri, lo vediamo sul territorio nazionalmente misto. Va avviata un azione che va a stabilire le regole, queste dicono che nel territorio nazionalmente misto l’italiano e l’ungherese sono lingue ufficiali in tutto e per tutto, la loro ufficialità risiede nella loro scritta che deve essere paritetica come grandezza a quella dello sloveno e deve essere la seconda lingua prima dell’inglese perché è lingua ufficiale sul territorio nazionalmente misto; lo è l’italiano tanto quanto lo sloveno e quindi l’inglese è la lingua straniera e noi non possiamo avere uno status di lingua straniera perché questo viola la costituzione e la volontà dei padri fondatori della Slovenia democratica e indipendente".
Dionizij Botter