Lettera aperta di un gruppo di insegnanti di educazione fisica delle scuole italiane di Slovenia e Croazia indirizzata al settore sportivo della Giunta esecutiva di Unione Italiana. I docenti esprimono rammarico per l'annullamento di quasi tutte le gare sportive di quest'anno scolastico e per il silenzio assoluto da parte dell'esecutivo UI.
Pubblicata sulla Voce del Popolo la lettera è stata firmata da 11 insegnanti dalle scuole con lingua d' insegnamento italiana di Slovenia e Croazia. Esprimono rammarico e malcontento per la situazione che si è andata a creare con l'annullamento di tutte le gare sportive, eccezion fatta per il tennes tavolo, ma soprattutto per il mancato o meglio inesistente dialogo con le istituzioni, in primo luogo con il Settore sportivo della Giunta esecutiva di Unione Italiana. Possiamo capire il momento difficile dal punto di vista finanziario, scrivono nella missiva, ma non possiamo capire l'indifferenza e l'indisponibilità nei nostri confronti e tanto meno i tagli fatti esclusivamente per la parte sportiva. Il primo firmatario della lettera di Fredi Radojkovič insegnante di ginnastica presso il Ginnasio Gian Rinaldo Carli di Capodistria, ospite a Glocal.
"Pensavamo che scrivere una lettera fosse l'unico modo per entrare in comunicazione con il settore sportivo della Giunta. Come scritto siamo sempre noi a portare avanti il discorso dello sport a scuola, siamo sempre stati noi i primi a cercare la collaborazione nelle varie riunioni, siamo stati noi gli organizzatori di tutti gli eventi. Ai tempi di Sergio Delton era lui che coordinava tutto e tutto funzionava bene, poi in qualche modo si è tentato di colmare il vuoto, quest'anno invece non è stata organizzata nessuna gara sportiva, ad eccezion fatta per il tennis tavolo, ma è mancata soprattutto la collaborazione, la comunicazione, nessuno ci ha informati, nessuno ci ha detto nulla. Il rammarico è proprio per i ragazzi perché sono quelli che ci tengono di più a partecipare agli incontri sportivi, a confrontarsi con gli altri ragazzi e quindi alla fine non perdiamo noi insegnati, non perde la Giunta, ma perdono i ragazzi per i quali queste gare sportive erano state pensate." (ld)