Consentitemi di fare una critica per la pubblicazione della lettera dei 14 firmatari della comunità nazionale di Pirano con Onelio Bernetič in testa sulle pagine del Vostro giornale addì 16/5/2018.
Così com’è impostata, la lettera è uno slogan elettorale che la Voce avrebbe dovuto farne pagare la pubblicazione.
La critica alla signora Rojec ci può stare o meno, il parere dei firmatari è soltanto questo: un parere. L’invito a votare per il Candidato Žiža è invece uno slogan personale in quanto, per il seggio al Parlamento concorre anche un terzo candidato di cui non si fa menzione.
La critica dell’atteggiamento di una persona è quindi solo un palliativo per una pubblicità gratuita, di cui la redazione del nostro unico foglio della comunità italiana in Istria, non si sarebbe dovuta rendere complice.
Il mio parere è che comunque il sostegno della signora Rojec, pur essendo la presidente di una associazione ha dato un sostegno personale privato, di cui ne ha lo stesso diritto di un qualsiasi altro elettore. La signora non ha agitato nella sua Comunità degli Italiani e non ha indicato la sua funzione nel proporre il sig. Tremul a candidato al seggio specifico. Ripeto, la Comunità degli Italiani è una associazione e non un organo rappresentativo.
Ben più grave è invece la proposta di candidare il sig. Žiža in quanto fatta dalla sig.ra Ambra Šlosar che è consigliere di tutta la Comunità italiana di Isola al Consiglio Comunale e non solo, è anche membro della Comunità autogestita di Isola. Oltre a ciò, lo stesso Žiža usufruisce dei favori della sua Comunità di appartenenza la “Dante Alighieri” e di buona parte del direttivo per fare la sua campagna elettorale.
Se poi mi soffermo sulla presentazione dei candidati nelle varie sedi delle Comunità degli Italiani o delle Comunità autogestite, mi sia consentito dire che il candidato che non vuole confronti con i concorrenti dimostra di non avere nessun rispetto per i nostri connazionali ai quali è negata l’opportunità di farsi un’idea chiara delle idee e delle reali capacità dei candidati in lizza.
Tornando al primo concetto espresso, le presentazioni del candidato Žiža sono comizi, e per i comizi si paga l’affitto e le spese per gli inviti.
Come ultima cosa voglio sottolineare, che il sig. Bernetič che si ritiene Italiano, in questa fase della campagna elettorale non dovrebbe sostenere a nome del partito “Oljka” (perché non “Ulivo”), dei Verdi ed di altre liste civiche, uno qualsiasi dei candidati della minoranza, perché in questo modo gli dà una connotazione che potrebbe appesantire notevolmente il suo operato al Parlamento, se questi partiti non dovessero fare parte della coalizione di Governo.
Concludo dicendo che io, Bruno Orlando candidato a deputato alla Camera di Stato della RS per la minoranza, non sono stato proposto da nessun connazionale che abbia incarichi nelle nostre istituzioni, che dalla prima intervista in poi ho decisamente affermato di non avere sostegni di questo genere e di non volerli, spiegando che, a mio parere le nostre istituzioni non possono e non devono schierarsi.