Foto: La voce del popolo/Graziella Tatalović
Foto: La voce del popolo/Graziella Tatalović

Una carriera teatrale quella di Soldano strettamente legata al Dramma Italiano di Fiume, dove ha lavorato come attore dal 2004 al 2009, e successivamente, dal 2013 fino alla sua recente nomina a direttore. Durante questi anni, ha interpretato numerosi ruoli di rilievo, distinguendosi per il suo talento e la sua dedizione. Ma, oltre all'attività teatrale, ha partecipato a diverse produzioni cinematografiche, ampliando così il suo repertorio artistico. Nato a Parma, Soldano si è diplomato nel 2002 alla Scuola di recitazione del "Piccolo Teatro" di Milano. Nel 2005 ha conseguito la laurea in Economia Politica presso l'Università di Parma, presentando una tesi sulla pianificazione culturale. Successivamente, nel luglio 2018, ha ottenuto un master di II livello in video composizione presso il Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" di Trieste, nel Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie.

Nel suo nuovo ruolo di direttore, Soldano ha espresso l'intenzione di mettere a frutto la sua vasta esperienza per valorizzare ulteriormente il Dramma Italiano. “Sono assolutamente felice e onorato, sento un po’ anche questo senso di responsabilità verso la compagnia. Ci sono obiettivi a breve e a lungo termine e chiaramente, secondo me, costruire un progetto culturale è qualcosa che si può fare stagione dopo stagione. L'obiettivo trasversale a tutto è la qualità, la ricerca dell'eccellenza, che comincia fin da dietro le quinte con il reparto tecnico, il reparto marketing, e arriva poi fino all'alchimia tra spettatore e attore. Gli obiettivi a lungo termine sono valorizzare quella che è un'identità specifica culturale del Dramma italiano, ma anche nuove forme espressive, creare nuovi pubblici e questo per me si otterrà molto investendo nelle coproduzioni e nelle nuove generazioni di artisti. L'idea è proprio quella di aprirci, contaminarci e non dimenticarci comunque che la nostra missione è creare sempre uno scambio fra le istituzioni, i territori, attraverso la lingua italiana, con la cultura italiana ovviamente. Quindi i nostri interlocutori saranno grandi teatri.”

In collaborazione con la sovrintendente Vrgoč, mira a rafforzare il ruolo della compagnia come ponte culturale tra Italia, Croazia e Slovenia. Il primo progetto sotto la sua direzione sarà la produzione de "La moglie saggia", realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto, unendo così la tradizione teatrale italiana con elementi contemporanei. La nomina di Mirko Soldano rappresenta un nuovo capitolo per il Dramma Italiano, con l'obiettivo di consolidare la sua posizione nel panorama teatrale europeo e di creare un dialogo autentico con il pubblico e le istituzioni culturali dei paesi coinvolti.

B.Z.