Ridare lustro al palazzo, ubicato nel centro storico di Capodistria, che dopo l'acquisto da parte della CAN Costiera da soggetto privato è passato in mano pubblica. I tempi per la ristrutturazione potrebbero essere lunghi tenendo conto che si tratta di un intervento di recupero impegnativo e i finanziamenti non ancora garantiti. Il valore del progetto ammonta a circa un milione di euro. Il presidente della CAN Costiera Alberto Scheriani ai nostri microfoni rileva che "è chiaro che ne vorremmo entrare quanto prima, ma sappiamo che questo non è possibile. Da questo punto di vista noi abbiamo preso una decisione che è quella di fare i lavori con calma, con pazienza per ridare il massimo splendore possibile a questo palazzo. Secondo i primi calcoli i costi dell'intervento di restauro si aggirano attorno al milione di euro che noi dovremo naturalmente trovare con progetti europei, con finanziamenti da parte dello stato sloveno ma anche perché no dello stato italiano. Abbiamo intenzione anche di contattare lo stato italiano."
Janez Doltar direttore dell'Ufficio governativo nazionalità, che ha partecipato alla presentazione, ha espresso pieno sostegno al restauro di Palazzo Tarsia di grade valore culturale e politico e di interesse pubblico più ampio, in prospettiva ha detto potrebbe diventare anche un polo di interesse turistico. L'Ufficio nazionalità direttamente non può garantire i mezzi necessari, faremo di tutto, ha assicurato Doltar, per dare una mano alla CAN Costiera per arrivare ai fondi necessari, se ci sono i contenuti giusti, se il progetto è valido, ci sarà anche l'interesse politico per realizzarlo.
Il progetto preliminare è stato realizzato dallo studio Architecta di Capodistria e dall'architetto Michele Fatigato, residente ad Isola. Molti elementi originali del palazzo, acquistato dalla famiglia Tarsia a metà 600, sono andati distrutti, molto è stato danneggiato o ricoperto negli anni. Michele Fatigato: "I danni esistenti sono notevoli. Riguardano le decorazioni, riguardono i controsoffitti e i pavimenti. Questo edificio è importante perché è in miniatura un contenitore di altissimo livello storico artistico. La sfida in primo luogo è comprenderlo perché è stato letteralmente devastato nel passato, interventi molto pesanti di ristrutturazioni interne e modificazioni tipologiche. Quindi va in primo luogo compreso e poi intervenire fin quando si può soprattutto togliendo, non aggiungendo perché aggiungere molto spesso è ricostruzione falsa, togliere per permettere di ritornare a ciò che era possibile, dopodiché leggere integrazioni. Dopo il Museo regionale, Palazzo Tarsia, è forse l'edificio più importante di Capodistria." (ld)