Nel suo intervento, il Presidente dell'Unione italiana, Maurizio Tremul, ha rilevato la positività di quanto fatto in questi anni da parte del governo e delle istituzioni pubbliche per quanto riguarda l'attuazione del bilinguismo previsto dall'assetto giuridico-costituzionale sloveno.
Riguardo le criticità esistenti, il presiedente della UI ha presentato le violazioni del bilinguismo a livello locale, sia per quanto riguarda i bollettini informativi comunali, come anche l'operato degli ispettori comunali. Secondo le sue parole gli ospedali e i poliambulatori non operano in maniera bilingue, ad esclusione del bilinguismo visivo.
Negli ultimi anni i finanziamenti statali per le istituzioni della CNI e per le attività culturali sono rimasti sostanzialmente invariati e pertanto andrebbero elevati, ha sottolineato Tremul, proponendo che i costi dell'integrazione agli stipendi sul bilinguismo per i dipendenti del Centro Regionale RTV di Capodistria siano a carico del Ministero della Cultura e non più della RTV di Slovenia. Questa, nel contempo, dovrebbe investire i mezzi risparmiati in favore dei programmi italiani di RTV Capodistria.
E' necessario inoltre - secondo Maurizio Tremul - regolare in maniera definitiva il riconoscimento dell'uso ufficiale della lingua italiana anche per i cittadini europei non in possesso della cittadinanza slovena. Spesso riscontrano gravi difficoltà a farsi riconoscere il diritto all'uso ufficiale della lingua italiana nella comunicazione con gli enti pubblici in quanto esiste una, errata, interpretazione per cui il diritto all'uso ufficiale dell'italiano sarebbe riservato esclusivamente ai cittadini sloveni appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana residenti nei territori nazionalmente misti dei quattro Comuni dell'Istria slovena.