Con il loro lavoro e la loro conoscenza i nostri studenti sono gli ambasciatori della nostra università, ha esordito la preside della Facoltà degli studi umanistici Irena Lazar, e le scienze umanistiche lo specchio della nostra società. L'interesse per i profili umanistici nel mondo del lavoro sono in crescita, e lo dimostrano anche i numeri delle iscrizioni alla facoltà. La conoscenza delle lingue, lo spirito di osservazione, la creatività e il riconoscimento internazionale, è stato rilevato, sono i punti di forza della cinquantina di neolaureati ai quali sono stati consegnati i diplomi. Importante momento anche la consegna dei premi intitolati allo scrittore triestino di origini slovene Vladimir Bartol, riconoscimento istituito nel 2008 che premia le migliori tesi di laurea, i docenti per meriti eccezionali e come nel caso dell'Istituto per le questioni etniche di Lubiana la targa "Amici dell'Università" per la proficua collaborazione.
Tra i premiati di quest'anno per la migliore tesi di laurea magistrale il collega Dionizij Botter laureato del programma di secondo livello di italianistica con mentore la professoressa Nives Zudich Antonič che ha utilizzato come caso di studio l'esperienza lavorativa presso radio capodistria per approfondire i cambiamenti degli ultimi anni e l'impatto che le reti sociali hanno avuto sulla radio, sul suo ascolto e e sulla sua visibilità soprattutto durante la pandemia. Questo argomento non è mai stato oggetto di studio scientifico in Slovenia il che dimostra,si legge nella motivazione dle premio, l'originalità della ricerca svolta. Quali le conclusioni riportate nella tesi? Dionizij Botter: "E' emerso che è praticamente impossibile ignorare le nuove tecnologie applicate al mondo giornalistico nonostante gli aspetti negativi che queste comportano come può essere il precariato, le fake news, la mancanza di tempo del giornalista nel poter affrontare le problematiche sul campo in quanto spesso è costretto a seguire le fonti via web dal desk. Comunque le nuove tecnologie hanno portato grandissimi novità e benefici a questo mestiere soprattutto come abbiamo potuto notare della mia tesi, per Radio Capodistria. Come il ruolo della radio è stato rivalutato in un momento di emergenza come è stata l'epidemia di coronavirus, in quanto le informazioni erano poche e il nostro lavoro è stato in grado di informare i nostri utenti soprattutto durante quel periodo che ha riguardato la chiusura dei confini. Comunque l'aspetto principale è quello che è il giornalismo si basa sempre sulle persone ovvero sul giornalisti, sulla loro formazione e preparazione, questo è imprescindibile. Ce lo ha spiegato anche la presidente dell'associazione giornalisti di Slovenia, Petra Lesjak-Tušek, che ha detto che indipendentemente dagli sviluppi tecnologici a prevalere sarà sempre la qualità del prodotto giornalistico, l’autorevolezza della testata giornalistica, la veridicità delle informazioni trasmesse e il rispetto dei principi deontologici. A cambiare è solamente il canale di trasmissione dell’informazione che apre a una serie di novità, tra le quali l’offerta on demand che va a soddisfare le singole esigenze degli ascoltatori." (ld)